A cura della Redazione
Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Catania, Teramo, Castrovillari, Bari, Catanzaro, Roma. Diffondiamo una cultura di legalità, promuoviamo il riuso sociale e produttivo dei beni confiscati, lo sviluppo locale e la costruzione di capitale sociale nella legalità, sosteniamo l’agricoltura sociale, i servizi alla persona innovativi, l’inclusione sociale e lavorativa dei giovani e dei soggetti più fragili.
Sosteniamo le realtà che si impegnano quotidianamente a dare nuova luce ai beni sottratti alla criminalità.
Mai come in questo periodo di emergenza sanitaria, economica e sociale, occorre essere attenti alle realtà più fragili.
Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di sostenere NCO, il consorzio di cooperative sociali “Nuova Cooperazione Organizzata”, che pone come modello di sviluppo un nuovo welfare innovativo locale.
“Un pacco alla camorra” è un’iniziativa che da oltre dieci anni racconta di un riscatto che parte dalla presa in carico di soggetti svantaggiati, passa attraverso la riappropriazione dei beni confiscati alla camorra e di beni comuni abbandonati. Attività nate dalle esperienze di cooperative sociali, le quali stanno proponendo un nuovo modello di economia, di relazioni e di welfare sul territorio campano, un nuovo paradigma di relazioni, non incentrato sull’individualismo esasperato tipico del “fare” camorristico ma improntato sul “fare insieme” e costruire reti che “capacitano” le persone a investire su se stesse e a promuovere il “bene relazionale”, ricchezza questa che va sempre più incentivata per costruire comunità alternative alle mafie. Insomma costruire economia sociale come antidoto all’economia criminale e speculativa.
Una Filiera di Agricoltura sociale che mira a garanzie di tracciabilità, di filiera corta ed etica, basata prevalentemente su un’agricoltura biologica o comunque di custodia e valorizzazione di “cultivar” locali ma soprattutto di “agricoltura sociale”.
Un’agricoltura che prova, cioè, a rigenerare percorsi di vita di soggetti svantaggiati mediante il loro reinserimento lavorativo.
Il completamento di tale filiera trova la sua concretezza con l’impianto di trasformazione di prodotti agricoli sul bene confiscato “A.Varone” a Maiano di Sessa Aurunca.
Acquistare il pacco significa anche investire nella tenuta sociale ed economica della parte più fragile di un Paese grazie a chi non abbassa lo sguardo attento e responsabile verso chi è in difficoltà. Ad ogni socio Advisora è giunto per le festività natalizie un “pacco alla camorra” perché stappare una bottiglia di vino o mangiare una fetta di panettone artigianale con la confettura di mela “annurca” trasformata su un bene liberato dalle mafie, ha un sapore particolarmente buono, giusto e di speranza per un anno nuovo e migliore, per tutti. Ed è un modo per sentirsi distanti, ma vicini.
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ADVISORA PER IL SOCIALE