A cura della Redazione
Un incontro denso di contenuti ieri mattina presso la Scuola Forestale dei Carabinieri di Castel Volturno per portare al centro del dibattito l’importanza dell’azione della società civile nella valorizzazione del territorio. Tante le autorità, i rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni che sono intervenuti facendo sentire forte la presenza dello Stato.
Dal dibattito è emerso come Castel Volturno sia una terra che per anni è stata abusata, martoriata da camorra, malaffare e connivenze, che presenta un forte disagio sociale, con la più alta incidenza di extracomunitari in Italia, quasi tutti di provenienza africana e con gravi problemi di inserimento.
Ma come molte terre del Sud, Castel Volturno è un territorio dove accanto a situazioni di degrado e povertà convivono natura e bellezze straordinarie e tante eccellenze umane e imprenditoriali.
Ieri in sala erano concentrate alcune delle migliori energie del territorio che hanno parlato con voce unica e che agiscono quotidianamente perseguendo obiettivi di legalità, progresso, sviluppo sociale ed economico. Sono queste energie e queste eccellenze che con la riflessione di oggi ci siamo proposti di esaltare nell’auspicio che diventino non un fatto straordinario, eccezionale, ma un fatto ordinario.
Per fare sì che ciò accada occorre il contributo di ciascun cittadino che metta la valorizzazione del proprio territorio al primo posto nella scala delle priorità, ciascuno nel proprio ambito di competenza. Perché è anche nell’indifferenza, nell’indolenza e nell’ignavia burocratica che crescono e si consolidano le mafie.
L’evento che si è svolto oggi promuove la riaffermazione della legalità e sostiene gli esempi virtuosi che vanno valorizzati per far sì che questo territorio sia ogni giorno più forte e più legale, con l’auspicio che alle tante iniziative private si affianchi sempre di più la presenza fattiva delle Istituzioni.
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