A cura della Redazione
Save the date!
7 giugno Camera di commercio Irpinia Sannio (Benevento) ore 10 – 13
Il progetto OK “Open Knowledge” coordinato da Unioncamere, persegue le finalità e gli obiettivi definiti dal Ministero dell’Interno nell’ambito delle azioni previste dal Programma Nazionale legalità. L’esigenza dalla quale nasce il progetto è, in particolare, quella di consolidare e possibilmente incrementare la conoscenza da parte di tutti gli attori istituzionali assieme anche al mondo associativo imprenditoriale del fenomeno delle aziende confiscate alla criminalità organizzata. Conoscenza da incrementare anche grazie al ricorso a bacini informativi in grado di supportare le strategie e le azioni volte alla valorizzazione delle aziende confiscate.
Ed è quanto è stato fatto, mettendo a disposizione il patrimonio conoscitivo delle Camere di Commercio che hanno aderito al Progetto sugli oltre sei milioni di imprese italiane contenuto nel Registro delle Imprese e raccordandolo con le informazioni in possesso dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati (ANBSC). Grazie all’interoperabilità tra le due banche sono stati resi fruibili dati e informazioni puntuali, aggiornati e soprattutto accessibili digitalmente attraverso il portale “open data aziende confiscate”: in quali settori produttivi operano le aziende confiscate, la loro distribuzione in tutta Italia, la loro natura, se sono ancora attive. L’obiettivo è quello di diffondere la conoscenza dei contenuti e le modalità di accesso al Portale “Open data Aziende confiscate” e incentivare l’utilizzo dei dati – a partire da quelli in esso contenuti – ai fini di analisi, monitoraggio e supporto alle politiche e alle azioni volte alla restituzione al mercato legale delle imprese confiscate alla criminalità organizzata. Unioncamere, beneficiario del finanziamento del PON Legalità 2014 – 2020 e capofila, ha realizzato il progetto insieme con un team composto dal Centro Studi G. Tagliacarne, da Sì Camera e da un gruppo di Camere di commercio operative nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
Partendo da questa primaria funzione promozionale e di incentivo alla conoscenza, il progetto ha visto una prima fase di carattere info/formativo, realizzata attraverso una serie di Roadshow e Webinar territoriali, tesi a far conoscere il Portale ad un’ampia categoria di stakeholder potenzialmente interessati, e ad illustrare le fasi operative del processo di sequestro e confisca delle aziende. La seconda fase ha visto la realizzazione di un ciclo di Laboratori, volti ad approfondire 8 (otto) tematiche ritenute significative: analisi del contesto esterno, tecniche di analisi delle aziende confiscate (estendendo l’analisi anche alla fase del sequestro), accesso ai finanziamenti, costruzione di reti, partnership pubblico – privato, monitoraggio civico, modalità di restituzione delle aziende all’economia legale, proposte migliorative del funzionamento dei Tavoli provinciali istituiti presso le Prefetture.
Tale iniziativa, alla quale ha partecipato anche Advisora attraverso il contributo di svariati professionisti soci nelle attività laboratoriali, ha permesso di attivare uno scambio proficuo fra esperti facilitatori e partecipanti – espressione di istituzioni governative, forze dell’ordine, ordini professionali, associazioni di categoria, organismi del terzo settore – tutti direttamente o indirettamente impegnati nell’azione di contrasto all’illegalità e nella valorizzazione e gestione delle aziende confiscate.
Il progetto si conclude con un ciclo di Convegni finali, sia a livello centrale che territoriale, per illustrare i risultati raggiunti, anche in termini di proposte.
Ciascuna attività ha dato vita ad una consistente produzione di elaborati e dossier economici e statistici che ha consentito di ampliare il perimetro di analisi del Progetto, estendendolo dalle aziende sequestrate e confiscate alla analisi dell’economia illegale nella sua complessità.
In particolare, la linea dei Laboratori si è posta come strumento di facilitazione del confronto e di scambio partecipativo fra gli esperti e i partecipanti, con l’obiettivo di elaborare congiuntamente proposte operative, raccomandazioni e suggerimenti in riferimento alla tematica oggetto di analisi e utili per rispondere alle esigenze dei diversi soggetti e diversi territori coinvolti nel progetto. Merita una sottolineatura l’approccio bottom up nella attuazione dei Laboratori, in quanto le Camere di commercio hanno effettuato la loro scelta fra gli 8 (otto) temi proposti, individuando quelli più confacenti alle esigenze dei loro territori.
Contaminazione fra mondi diversi, dialogo fra soggetti pubblici e privati, confronto fra diversi approcci, condivisione di saperi e dati hanno consentito di attivare, grazie anche agli esperti che hanno animato i Laboratori, un processo di costruzione ‘collettiva’ di un sistema di idee, proposte, linee attuative che rappresentano il lascito più importante e – auspicabilmente – più durevole del progetto OK Open Knowledge.
In virtù del lungo e prezioso lavoro svolto, è parso fondamentale all’Unioncamere ed alle Camere di commercio coinvolte non disperdere questo patrimonio, riconducendo gli esiti dei Laboratori in una serie di Quaderni tematici, alla cui redazione hanno contribuito anche alcuni associati Advisora.
Segnaliamo pertanto i convegni conclusivi che si svolgeranno il 6 e 7 giugno presso dalla Camera di commercio Irpinia Sannio, rispettivamente ad Avellino e a Benevento, ai quali parteciperà in qualità di relatrice la Presidente di Advisora, Marcella Vulcano.
Il laboratorio sviluppato dalla Camera di commercio Irpinia Sannio si è focalizzato in particolare sugli strumenti attraverso i quali analizzare lo stato di salute delle aziende confiscate. Un tema, quello dell’analisi delle aziende, ben noto alla Camera di commercio Irpinia Sannio che svolge un’attività di supporto alle imprese del territorio nella consapevolezza che è fondamentale conoscere gli asset delle aziende, il mercato di riferimento, le possibili partnership da attivare. Così come è consapevole che le azioni volte a consentire alle aziende confiscate di essere restituite al mercato libero e trasparente sono le stesse che sono necessarie per aiutare tutte le imprese del territorio a superare questa importante fase di crisi. Non a caso nel laboratorio sono emersi temi di sviluppo sui la Camera di commercio Irpinia Sannio è impegnata da anni, temi che riguardano, solo per citare alcuni esempi, l’accesso ai finanziamenti e le azioni volte a consentire alle aziende di superare momenti di crisi come quelli derivanti dall’eccessivo sovraindebitamento.
Come ha efficacemente affermato l’Avv. Girolamo Pettrone Commissario Straordinario della Camera di commercio Irpinia Sannio, la stessa è parte ne attiva nelle procedure disciplinate dal “Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza” rivolte alla risoluzione della crisi ed interviene nei vari istituti, che vanno dalla composizione negoziata alla risoluzione delle crisi da sovraindebitamento delle imprese minori e del consumatore. Azioni che la Camera di commercio Irpinia Sannio svolge sul territorio per essere concretamente a fianco delle imprese, ma che ritiene siano, come d’altronde è emerso nel corso delle attività laboratoriali, strumenti operativi imprescindibili anche per le aziende confiscate. La restituzione delle imprese sottratte dalla criminalità organizzata al territorio, alle cooperative, all’economia sana, al di là del suo valore altamente simbolico, rappresenta una importante risorsa per il territorio, sia in termini economici che occupazionali e testimonia l’impegno della Camera per preservare e supportare tutte le imprese del territorio.