A cura di Rossella Ceccarini
Il 1° aprile 2023 è entrato in vigore il d.lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti pubblici) ma tutti gli operatori economici hanno dovuto attendere il successivo 1° luglio per l’operatività delle nuove regole tra le quali l’obbligo di qualificazione delle stazioni appaltanti. Per effettuare le procedure di acquisizione di forniture e servizi di importo superiore alle soglie previste per gli affidamenti diretti (140.000 euro) e per l’affidamento di lavori d’importo superiore a 500.000 euro, le stazioni appaltanti devono essere qualificate.
In particolare le stazioni appaltanti qualificate possono:
1) effettuare, in funzione dei livelli di qualificazione posseduti, gare di importo superiore alle soglie suindicate;
2) acquisire lavori, servizi e forniture avvalendosi di una centrale di committenza qualificata;
3) svolgere attività di committenza ausiliaria;
4) procedere mediante appalto congiunto;
5) procedere mediante utilizzo autonomo degli strumenti telematici di negoziazione messi a disposizione secondo la normativa vigente dalle centrali di committenza qualificate;
6) procedere all’effettuazione di ordini su strumenti di acquisto messi a disposizione dalle centrali di committenza anche per importi superiori ai livelli di qualificazione posseduti, con preliminare preferenza per il territorio regionale di riferimento. Se il bene o il servizio non è disponibile o idoneo al soddisfacimento dello specifico fabbisogno della stazione appaltante, oppure per ragioni di convenienza economica, la stazione appaltante può agire, previa motivazione, senza limiti territoriali;
7) eseguire i contratti per conto delle stazioni appaltanti non qualificate.
Per consentire alle stazioni appaltanti di registrarsi e qualificarsi, l’A.N.A.C. ha anticipato di un mese l’apertura del proprio portale. Tuttavia, finora poco più di 2.000 stazioni appaltanti hanno chiesto di registrarsi, rispetto alle 26.000 teoricamente attive e alle circa 13.000 delle quali erano concretamente attese le domande. In compenso, molte stazioni appaltanti hanno avviato nuove gare nelle ultime settimane.
Benché A.N.A.C. abbia anticipato i tempi consentendo la presentazione delle domande di accesso al sistema di qualificazione già dal 1° giugno 2023, secondo il Presidente Busia al momento i numeri sono molto preoccupanti. Il Presidente dell’A.N.A.C. ha spiegato: “Noi lo avevamo sollecitato fin dall’inizio ma, purtroppo, parallelamente alla riscrittura del Codice dei contratti, non ci si è preoccupati abbastanza di investire sul rafforzamento delle stazioni appaltanti, assumendo giovani capaci e preparati, in grado di svolgere le gare rapidamente e risparmiando denaro pubblico (…). Oggi occorre evitare che si creino blocchi e rallentamenti” – continua il Presidente dell’A.N.A.C. – “il rafforzamento delle stazioni appaltanti non è solo un passaggio indispensabile per garantire gli investimenti del PNRR ma un investimento di lungo periodo per accrescere la capacità amministrativa, assicurare sviluppo e crescita duratura”.
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