A cura di Rossella Ceccarini
CORTE DI CASSAZIONE, Sezioni Unite Penali, sentenza n. 40797 del 22.06.2023 depositata il 06.10.2023
Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 40797 depositata il 6 ottobre 2023, hanno risolto la seguente questione di diritto, rimessa in data 22 febbraio 2023 con ordinanza n. 7633 del 2023 dalla Terza Sezione Penale: “se, in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, emesso nel corso di un procedimento penale relativo alla commissione di reati tributari, avente ad oggetto beni attratti alla massa fallimentare, l’avvenuto spossessamento del debitore erariale, indagato o, comunque, soggetto inciso dal provvedimento cautelare, per effetto della apertura della procedura concorsuale operi o meno quale causa ostativa alla operatività del sequestro ai sensi dell’art. 12-bis, comma 1, del D.L.vo n. 74 del 10 marzo 2000, secondo il quale la confisca e, conseguentemente il sequestro finalizzato ad essa, non opera nel caso di beni, pur costituenti il profitto o il prezzo del reato, se questi appartengono a persona estranea al reato”.
Le Sezioni Unite hanno risolto la questione oggetto di remissione attraverso il seguente principio di diritto: “l’avvio della procedura fallimentare non osta all’adozione o alla permanenza, se già disposto, del provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca relativa ai reati tributari”.
Le Sezioni Unite Penali si pronunciano sul sequestro preventivo in materia di reati tributari – 40797