A cura di Dino Crivellari
SOMMARIO: 1. Premesse – 2.Il contesto macroeconomico – 3. Funzionamento e caratteristiche delle cessioni massive – 4. L. 130/99 e sue applicazioni – 5. Le proposte di intervento legislativo sul mercato degli NPLs – 6. Critiche dal lato degli investitori e della BCE. 7. Considerazioni di carattere generale e conclusioni.
Premesse.
Nel 2017 Banca d’Italia pubblicava quanto segue in una FAQ relativa agli Npls:
“Il problema degli elevati crediti deteriorati deve essere risolto in fretta?
Non c’è accordo sul fatto che il problema debba essere risolto in fretta. L’unica soluzione rapida è quella di vendere questi attivi, ma come già detto le cessioni avvengono tipicamente a prezzi più bassi dei valori di libro. Vendite rapide e in massa, pur risolvendo il problema, possono produrre effetti indesiderati: possono trasferire valore dalle banche agli acquirenti di crediti deteriorati; ma soprattutto, nell’attuale contesto macroeconomico, in cui le banche faticano ad accedere al mercato dei capitali , vendite generalizzate possono erodere la base patrimoniale delle banche e generare rischi per la stabilità finanziaria. Va inoltre considerato che gran parte delle esposizioni deteriorate si concentra presso banche in buone condizioni finanziarie. Queste banche sono in grado di perseguire strategie di gestione e recupero interno dei crediti deteriorati e di beneficiare di tassi di recupero che, come si è visto, sono mediamente molto superiori ai prezzi di vendita”.
Dal 2016 al 2022 le banche hanno “chiuso” sofferenze per 199 miliardi di euro recuperando 65 miliardi in via diretta e 48 miliardi vendendole alle Spv. Il tasso medio di recupero diretto è stato del 44,3%, lontano dalla migliore performance del 53% registrata nel 2012. Il recupero da cessioni ha segnato un tasso medio del 27,8% , pari al prezzo di cessione , con un minor recupero rispetto a quello diretto di 25 miliardi che corrisponde ipoteticamente al ricavo lordo dei cessionari (in termini di flussi di cassa non attualizzati) nel presupposto che i servicer dei cessionari realizzino nel tempo un tasso medio di recupero pari a quello storico delle banche. Ovviamente i dati non sono comparabili in quanto il prezzo di cessione viene realizzato di norma subito alla vendita del portafoglio mentre, se le banche avessero continuato a gestire internamente le sofferenze cedute, avrebbero realizzato quei recuperi nel tempo. Fonte, Banca d’Italia, Note di stabilità e finanza n.32/2022. … …
Articolo pubblicato su MLS – Master Legal Service
NPL-2023-Cessioni-massive-da-soluzione-a-problema-Le-proposte-parlamentari-in-discussione