a cura di Rossella Ceccarini

Il 23 giugno 2024, in occasione del World Whistleblower Day 2024, Transparency International Italia ha pubblicato il Report Whistleblowing 2023 che riassume un anno di attività sul whistleblowing.

Il 2023 è stato un anno di grandi cambiamenti per il whistleblowing in Italia, dopo che a marzo 2023 la Direttiva europea n. 1937/2019 sul whistleblowing è stata trasposta nell’ordinamento giuridico italiano con il d.lgs. n. 24/2023, che ha sostituito le disposizioni in materia previste dalla l. n. 179/2017 per il settore pubblico e dal d.lgs. n. 231/2001 per il settore privato.

Nel 2023 il team ALAC ha ricevuto 15 segnalazioni, in calo rispetto a quelle ricevute nel 2022 (22 segnalazioni). La regione nella quale si riscontra la percentuale più elevata di segnalazioni è la Lombardia (20%), che riconferma il maggior numero di segnalazioni in linea con i dati statistici raccolti nell’anno precedente (41%). A seguire il Piemonte (12%). Su un campione statistico di 15 segnalazioni, 7 segnalanti hanno deciso di non rivelare la propria età anagrafica (47%), valore che appare in linea con quello dell’anno precedente ove si registra una percentuale elevata di segnalazioni che non dispone di detto dato (73%). Gran parte delle segnalazioni provengono da soggetti la cui età risulta essere superiore ai 55 anni (33%), seguiti da coloro che hanno un’età compresa tra i 40 e i 54 anni (20%). Nel 2023 si assiste ad un notevole incremento della percentuale di whistleblower (73%), cioè di coloro che segnalano presunte irregolarità o potenziali illeciti di cui sono venuti a conoscenza durante il rapporto di lavoro. In un’inversione di tendenza si registra, di contro, una notevole diminuzione di non whistleblower (27%) rispetto all’anno precedente (68%). La predisposizione di canali di segnalazione crittografati – quali le piattaforme informatiche elaborate da WhistleblowingIT su software Globaleaks – adottati da enti pubblici, enti privati e società in controllo pubblico, consente di mantenere la riservatezza così come prescritto dalla normativa in materia. Il trend registrato nel 2023 ribadisce che un numero elevato di segnalazioni riguarda gli enti pubblici (80%). Rispetto all’anno precedente, tuttavia, si registra un’inversione di tendenza poiché si assiste ad un aumento delle segnalazioni nelle organizzazioni no profit (13%) e, di contro, una decrescita del numero di segnalazioni nel settore privato (7%). Tra gli illeciti denunciati nel 2023 spicca l’abuso di posizione e dei fondi pubblici (27%), seguito dal favoritismo/clientelismo/nepotismo (27%); sino all’anno precedente, quest’ultima tipologia di illecito deteneva il primato. In aumento rispetto all’anno precedente sono le fattispecie correlate alla mancanza di trasparenza (20%) ed ai reati contro la pubblica amministrazione (13%). La panoramica delle segnalazioni del 2023 registra un elevato numero di segnalazioni correlate alla corruzione (93%) che riconferma il trend e l’andamento degli anni precedenti. Residua un solo caso (7%) che non appare correlato alla corruzione o alle fattispecie ad esso ricollegate. Nell’anno 2023 si registra un notevole incremento in ordine all’attività di assistenza e consulenza offerta al segnalante (86%), cui segue l’attività di denuncia e d’indagine (7%).


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IL WHISTEBLOWING IN ITALIA: PUBBLICAZIONE DEL REPORT WHISTEBLOWING 2023
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