a cura di Rossella Ceccarini
Con il d.lgs. n. 141 del 26 settembre 2024, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 232 del 3 ottobre 2024, è stata introdotta un’importante revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio in materia di accise e altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi. Il provvedimento è in vigore dal 4 ottobre 2024. La riforma doganale è composta da 122 articoli e si sostanzia nell’abrogazione del Testo unico della legge doganale (d.p.r. n. 43/1973, c.d. TULD) e nella sua sostituzione con nuove disposizioni nazionali complementari al Codice doganale dell’UE. Il nuovo testo abroga e sostituisce, oltre al TULD, numerose leggi speciali, come il r.d. n. 65/1896, realizzando un complessivo riassetto del quadro normativo, che finalmente adegua la normativa nazionale al diritto europeo.
Una delle novità più rilevanti riguarda la revisione delle sanzioni doganali con l’introduzione di un vaglio preventivo obbligatorio da parte dell’autorità giudiziaria. Le Dogane dovranno trasmettere la notizia di reato all’autorità giudiziaria in tutti i casi in cui l’ammontare dei diritti di confine accertati, distintamente considerati, superi i diecimila euro o in presenza di una delle circostanze aggravanti del contrabbando (art. 88, comma 2, d.lgs. n. 141/2024).
Tale modifica rende indispensabile per le imprese che operano nel commercio internazionale l’adozione di un modello 231 per il settore doganale. Avere un modello organizzativo aggiornato in grado di coprire i rischi e le responsabilità degli scambi internazionali e rispettare tutte le procedure interne è indispensabile per non incorrere nelle sanzioni previste dal d.lgs. n. 231/2001.
In particolare, in materia di responsabilità amministrativa degli enti, persone giuridiche, si segnala la modifica al testo dell’art. 25-sexiesdecies d.lgs. n. 231/2001 (“Contrabbando”). Inoltre, dal punto di vista sanzionatorio rimangono invariate le sanzioni pecuniarie previste dai commi 1 e 2, mentre al comma 3, è prevista l’estensione delle sanzioni interdittive applicabili alle fattispecie delle imposte o diritti di confine per importi superiori ai centomila euro.
Di seguito gli articoli del nuovo Codice doganale (d.lgs. n. 141/2024) facenti parte dell’art. 25-sexiesdecies d.lgs. n. 231/2001:
– art. 27 “Diritti doganali e diritti di confine”
– art. 78 “Contrabbando per omessa dichiarazione”
– art. 79 “Contrabbando per dichiarazione infedele”
– art. 80 “Contrabbando nel movimento delle merci marittimo, aereo e nei laghi di confine”
– art. 81 “Contrabbando per indebito uso di merci importate con riduzione totale o parziale dei diritti”
– art. 82 “Contrabbando nell’esportazione di merci ammesse a restituzione di diritti”
– art. 83 “Contrabbando nell’esportazione temporanea e nei regimi di uso particolare e di perfezionamento”
– art. 84 “Contrabbando di tabacchi lavorati”
– art. 85 “Circostanze aggravanti del delitto di contrabbando di tabacchi lavorati”
– art. 86 “Associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati”
– art. 88 “Circostanze aggravanti del contrabbando”
– art. 94 “Delle misure di sicurezza patrimoniali. Confisca”
Un’altra innovazione cruciale è rappresentata dalla telematizzazione delle procedure doganali che consentirà una maggiore efficienza operativa ed un miglior coordinamento tra le dogane italiane, europee e internazionali, riducendo i tempi di attesa e i margini di errore.