A cura di Rossella Ceccarini
Il Consiglio dei Ministri in data 15 giugno 2023 ha approvato un disegno di legge che reca modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all’ordinamento giudiziario.
Ora il testo passerà al Parlamento per l’approvazione.
Il provvedimento abroga la fattispecie dell’abuso d’ufficio e introduce un’ampia riformulazione del reato di traffico di influenze illecite, che rispetto alla norma precedente prevede:
– le relazioni del mediatore con il pubblico ufficiale devono essere sfruttate (non solo vantate) e devono essere esistenti (non solo asserite);
– le relazioni devono essere sfruttate “intenzionalmente”;
– l’utilità data o promessa al mediatore deve essere economica;
– il denaro o altra utilità devono essere dati/promessi per remunerare il soggetto pubblico o per far realizzare al mediatore una mediazione illecita (della quale viene data una definizione normativa);
– il trattamento sanzionatorio del minimo edittale sale da 1 anno a 1 anno e 6 mesi.
Il disegno di legge rende applicabili anche per il traffico d’influenze illecite le attenuanti per la particolare tenuità o per chi si sia efficacemente adoperato per evitare che l’attività delittuosa sia portata a conseguenze ulteriori, per assicurare le prove dei reati e per l’individuazione degli altri responsabili o per il sequestro delle somme o altre utilità trasferite.