Adesso basta!

Adesso basta, è fondamentale non essere lasciati soli”: è questo il monito di Nunzio Sisto, Presidente dell’Associazione ARCA (Agende Rosse Campania), che ha in gestione il bene confiscato al boss Zaza, dedicato alla memoria del magistrato Paolo Borsellino e sito nel centrale quartiere Posillipo a Napoli, all’indomani dell’ ennesimo atto vandalico subito.

Un bene confiscato che grazie ai volontari dell’Associazione ARCA è stato messo a disposizione delle fasce più deboli della cittadinanza, con attività dedicate a soggetti fragili, dai ragazzi autistici agli anziani in difficoltà, grazie ad un servizio di pet-therapy. Il primo centro di pet-therapy in Italia con il modello federiciano, in partnership con la facoltà di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli e con un importante progetto in via di realizzazione: un’impresa sociale agricola attraverso la coltivazione, trasformazione e commercializzazione del melograno.

Purtroppo l’atto vandalico compiuto qualche giorno sul bene confiscato “Paolo Borsellino”, è l’ultimo di una lunga serie: dallo sversamento di nafta all’interno del terreno, all’abbattimento di paletti, catena e cartello di divieto d’accesso posti all’ingresso del bene, allo sversamento di rifiuti urbani all’interno dell’agro, per finire con intrusioni abusive, anche con mezzi motorizzati.

Episodi di tale Gravità e l’esortazione così accorata dell’Associazione ARCA, non potevano lasciare indifferente la comunità di Advisora, associazione nazionale di professionisti attivi nel campo della amministrazione, gestione, destinazione e riutilizzo dei beni confiscati alle mafie, impegnati nella promulgazione e diffusione di una cultura di legalità, mediante l’attuazione di progetti sociali e attività scientifiche e istituzionali.

Ed è per questo che Advisora, nel fare proprio l’appello di Sisto “a non essere lasciati soli”, esprime solidarietà all’Associazione ARCA, sollecitando nuovamente e fattivamente le Istituzioni a non abbandonare questi presidi di legalità, certi che l’efficace gestione ed il riutilizzo corretto di un bene confiscato, costituiscano sì il risultato di una valida amministrazione giudiziaria ma, soprattutto, della sinergia di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella procedura di sequestro e confisca.

I beni confiscati sono beni di tutti e come tali vanno trattati, vanno accompagnati dalla società civile e dalle Istituzioni, anche dopo l’assegnazione.

In quest’ottica e nel promuovere un’iniziativa di “solidarietà attiva”, Advisora si propone di dare risalto mediatico, attraverso i propri canali, all’utilizzo virtuoso dei beni confiscati e restituiti alla collettività e di offrire loro un ulteriore sostegno, attraverso l’istituzione di un Contest con assegnazione di un Premio finale per valorizzare le realtà impegnate a mettere a frutto i beni confiscati con validi progetti di riutilizzo sociale.