Il Presidente di ANAC, Avv. Giuseppe Busìa, nella Presentazione della Relazione annuale ANAC 2023, propone una fotografia delle attività svolte nel 2023 e dello stato della corruzione nelle procedure pubbliche e private. Nella Relazione Busìa ricorda i costi umani ed economici della corruzione in Italia ed in Europa. Riporta poi le misure per la prevenzione della corruzione e le attività che hanno caratterizzato l’Authority nel 2023 con un occhio anche ai prossimi sviluppi per il 2024.
TITOLARE EFFETTIVO: CONGELATO, DI NUOVO, IL REGISTRO.
Con le ordinanze cautelari nn. 3366, 3367, 3532, 3533 e 3534, pubblicate il 17 maggio 2024, la Sesta Sezione del Consiglio di Stato ha disposto la sospensione dell’esecutività delle sentenze del TAR del Lazio del 9 aprile 2024 con cui erano stati respinti i ricorsi proposti dalle società fiduciarie e dalle associazioni di categoria volti ad ottenere l’annullamento del decreto MIMIT del 29 settembre 2023, relativo al Registro dei titolari effettivi.
LE SEZIONI UNITE SULLA CONTINUITA’ NORMATIVA TRA MILLANTATO CREDITO E TRAFFICO DI INFLUENZE ILLECITE
Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19357 depositata il 15 maggio 2024, hanno affermato il seguente principio di diritto: “non sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all’art. 346, comma secondo, cod. pen. – abrogato dall’art. 1, comma 1, lett. s), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 – e il reato di traffico di influenze illecite di cui all’art. 346-bis cod. pen., come modificato dall’art. 1, comma 1, lett. t), della citata legge; le condotte, già integranti gli estremi dell’abolito reato di cui all’art. 346, comma secondo, cod. pen., potevano, e tuttora possono, configurare gli estremi del reato di truffa (in passato astrattamente concorrente con quello di millantato credito corruttivo), purché siano formalmente contestati e accertati in fatto tutti gli elementi costitutivi della relativa diversa fattispecie incriminatrice”.
INFORMATIVA ANTIMAFIA: I CONTORNI DELLA PREVENZIONE ANTICIPATORIA DELLA DIFESA DELLA LEGALITA’
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 4301 depositata il 14 maggio 2024, ha ribadito che l’informativa antimafia implica una valutazione discrezionale da parte dell’Autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa. Tale pericolo deve essere valutato secondo un ragionamento induttivo, di tipo probabilistico, che non richiede di attingere un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, tipico dell’accertamento finalizzato ad affermare la responsabilità penale, e quindi fondato su prove, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti, sì da far ritenere “più probabile che non” il pericolo di infiltrazione mafiosa.
TUTELA PENALE DELL’AMBIENTE: PUBBLICATA LA DIRETTIVA (UE) 2024/1203 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 30 aprile 2024 la Direttiva (UE) 2024/1203 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla tutela penale dell’ambiente, che fissa norme minime a livello UE sulla definizione dei reati ambientali e delle sanzioni ed abroga le Direttive 2008/99/CE e 2009/123/CE.
ESCLUSIONE AUTOMATICA DALLE GARE IN RELAZIONE A MISURE INTERDITTIVE AVENTI NATURA CAUTELARE
La Sezione Terza del Consiglio di Stato con la sentenza n. 4111 depositata il 7 maggio 2024 ha affermato che la causa di esclusione automatica di cui all’art. 80, comma 5, lettera f), d.lgs. n. 50/2016 opera anche in relazione a misure interdittive aventi natura cautelare e non solo per quelle definitive.
MODIFICA DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO: AVVISO AI CREDITORI CHE ABBIAMO GIA’ ESPRESSO IL VOTO
La Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12137 dell’8 novembre 2024 depositata il 6 maggio 2024, ha affermato il seguente principio di diritto: “Quando interviene la modifica della proposta di concordato i creditori che, in conformità di precise disposizioni impartite dai Commissari Giudiziali, abbiano espresso voto favorevole prima della modifica, devono ricevere appropriate ed aggiornate informazioni circa l’inefficacia del suffragio manifestato prima della modifica della proposta e circa la necessità di una rinnovazione della manifestazione del consenso alla nuova proposta”.
IL PARLAMENTO EUROPEO HA APPROVATO LA SESTA DIRETTIVA PER COMBATTERE IL RICICLAGGIO DI DENARO
Il Parlamento europeo ha adottato il 24 aprile 2024 in via definitiva un pacchetto di leggi che rafforza gli strumenti dell’UE per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Il pacchetto approvato prevede “Misure legislative Antiriciclaggio e di Contrasto al finanziamento del terrorismo” (AML/CFT) ed è composto dalla Sesta Direttiva antiriciclaggio (AML), dal Regolamento “Single Rulebook” dell’UE e dall’Autorità antiriciclaggio (AMLA). La Sesta Direttiva antiriciclaggio (AML), in particolare, introduce misure stringenti per le istituzioni finanziarie e altre entità.
TUTELA AMBIENTALE: OBBLIGHI DEL PROPRIETARIO DEL SITO RESPONSABILE DELL’INQUINAMENTO
Con sentenza n. 3897 depositata il 29 aprile 2024 la Sezione Terza del Consiglio di Stato ha sottolineato che l’impossibilità di imporre le opere di bonifica al proprietario di un terreno inquinato non responsabile del relativo inquinamento è stata affermata a partire dalla nota sentenza della Corte di Giustizia UE, Sez. III, 4 marzo 2015, C 534-13 (su ordinanza di rinvio pregiudiziale dell’Adunanza Plenaria, 13 novembre 2013, n. 25).
REATO DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA DISSIPATIVA E RESPONSABILITA’ DEL LIQUIDATORE CHE NON TUTELA L’INTEGRITA’ DEL PATRIMONIO DELLA SOCIETA’
La Quinta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 17324 del 28 marzo 2024 depositata il 26 aprile 2024, ha stabilito che in una bancarotta fraudolenta dissipativa sussiste la responsabilità del liquidatore che non tutela l’integrità del patrimonio immobiliare della società.
D.LGS. N. 231/2001: PROSSIMO L’OBBLIGO DI ADOZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI 231/01 NELLA REGIONE PUGLIA
D.lgs. n. 231 2001 prossimo l’obbligo di adozione dei modelli organizzativi 231 01 nella Regione Puglia –
LIQUIDAZIONE CONTROLLATA ED AUTORIZZAZIONE ALL’USO DELLA’UTOVETTURA SOTTOPOSTA A FERMO AMMINISTRATIVO
Il Tribunale di Monza, con la sentenza n. 71 del 3 aprile 2024 pubblicata il 17 aprile 2024, in occasione dell’apertura della liquidazione controllata, ha ritenuto di non accogliere la richiesta di autorizzazione all’utilizzo per esigenze lavorative di un’autovettura sottoposta a fermo amministrativo, affermando che tale richiesta deve essere oggetto di una specifica istanza all’Agente della Riscossione, non potendo essere presentata al giudice della procedura concorsuale.
IL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA E’ SUFFICIENTE AI FINI DEL DINIEGO DI ISCRIZIONE NELLA WHITELIST
Con sentenza n. 3391 del 15 aprile 2024, la Terza Sezione del Consiglio di Stato ha ribadito alcuni principi costantemente affermati in materia di iscrizione nell’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa.
CRIMINALITA’ ORGANIZZATA: IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA APPROVA LA DIRETTIVA UE RIGUARDANTE IL RECUPERO E LA CONFISCA DEI BENI
Il Consiglio dell’Unione Europea il 12 aprile 2024 ha adottato una Direttiva che stabilisce norme minime a livello dell’UE in materia di reperimento, identificazione, congelamento, confisca e gestione di beni di origine criminale in relazione a un’ampia gamma di reati. Tale direttiva era stata proposta dalla Commissione nel dicembre 2022, al fine di limitare l’elusione delle misure restrittive e rafforzarne l’applicazione, ed è stata approvata dal Parlamento Europeo nel marzo 2024. L’entrata in vigore avverrà il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea. Gli Stati membri avranno 12 mesi per recepire le disposizioni della direttiva nel diritto nazionale.
INTERDITTIVA ANTIMAFIA E FATTI RISALENTI NEL TEMPO
La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 3370 depositata il 12 aprile 2024, premessa la natura cautelare e preventiva del provvedimento di interdittiva antimafia (Cons. Stato, Ad. Plen., 6 aprile 2018, n. 3), ha richiamato il principio secondo cui, proprio quando dietro la singola realtà d’impresa vi è un nucleo familiare particolarmente compatto e coeso, è statisticamente più facile che coloro i quali sono apparentemente al di fuori delle singole realtà aziendali possano curarne (o continuare a curarne) la gestione o, comunque, interferire in quest’ultima facendo leva sui più stretti congiunti.
INTERDITTIVA ANTIMAFIA: IRRILEVANZA DELLA MANCANZA DI CONDANNE PENALI A CARICO DEL DESTINATARIO
La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 3265 depositata il 10 aprile 2024, nel respingere l’appello, ha ribadito, richiamando la granitica giurisprudenza della medesima Sezione, che, quando dietro la singola realtà d’impresa vi è un nucleo familiare particolarmente compatto e coeso, è statisticamente più facile che coloro i quali sono apparentemente al di fuori delle singole realtà aziendali possano curarne (o continuare a curarne) la gestione o, comunque, interferire in quest’ultima facendo leva sui più stretti congiunti.