È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 153 del 2 luglio 2024 la l. 28 giugno 2024, n. 90, recante “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici”, che introduce un ventaglio di temi legati al mondo della cybersecurity: dalla governance agli obblighi di notifica degli incidenti, dai requisiti di cybersicurezza nei contratti pubblici alle preclusioni per l’assunzione di alcune tipologie di professionalità provenienti dal mondo della cybersecurity pubblica e della sicurezza nazionale, dalla normativa 231 fino all’ampia novella sui reati informatici.
IL WHISTEBLOWING IN ITALIA: PUBBLICAZIONE DEL REPORT WHISTEBLOWING 2023
CONSULENTE TECNICO DI PARTE: COMPRESO PER L’OPERA PRESTATA SU INCARICO DEL CURATORE FALLIMENTARE
MEF: CONSULTAZIONE PUBBLICA FINO AL 2 AGOSTO 2024 SUL DIALOGO DI SOSTENIBILITA’ TRA PMI E BANCHE
CONVERSAZIONE IN DUOMO, ETICA D’IMPRESA E SOSTENIBILITA’
PRESENTATO IL 26 GIUGNO 2024 IL RAPPORTO ANNUALE 2023 DELLA U.I.F.

Il Direttore dell’U.I.F. ha precisato che il 2023 è stato caratterizzato da un rilevante impegno orientato al perseguimento degli obiettivi del Piano strategico dell’Unità per il triennio 2023-2025. Sono state avviate iniziative in tutte le aree di lavoro prioritarie. Avanzamenti significativi sono stati conseguiti soprattutto con riferimento alla qualità delle segnalazioni di operazioni sospette e alla collaborazione con le altre autorità nazionali.
INTERDITTIVA ANTIMAFIA: AMMINISTRATORI E SOCI NON SONO TITOLARI DI LEGGITTIMAZIONE ATTIVA ALL’IMPUGNAZIONE

La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5447 depositata il 18 giugno 2024, è intervenuta sulla questione: “se in materia di impugnazione di interdittive antimafia vada, o meno, riconosciuta, in capo ad ex amministratori e soci della società attinta, autonoma legittimazione a ricorrere, avuto riguardo alla situazione giuridica dedotta in giudizio, e se gli stessi vadano ritenuti soggetti che patiscano ‘effetti diretti’ dall’adozione di provvedimenti di siffatta natura”.
D.I.A.: PUBBLICATA LA RELAZIONE AL PARLAMENTO RELATIVA AL PRIMO SEMESTRE 2023
COMPENSI DEI COADIUTORI E DEI COLLABORATORI DELL’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO
NEWS LEGALCOMMUNITY WEEK

Il 13 giugno, nell’ambito della 8th EDITION Legalcommunity Week la ADVISORA Associazione ha partecipato alla ROUNTABLE: “G FOR GOVERNANCE. RULES OF GOOD PRACTICE FOR THE DUE DILIGENCE ON CONTRACTORS AND PREVENTION FROM ILLEGAL RECRUITMENT” organizzata da Simbari Avvocati Penalisti Avvocati e Legalcommunity Week che si è svolta a Milano presso l’Albergo Principe di Savoia.
INFORMATIVA ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI PERSONA FISICA PRIVA DELLA QUALITA’ DI IMPRENDITORE O DI SEMPLICE PROFESSIONISTA

La Terza Sezione in sede giurisdizionale del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5350 depositata il 14 giugno 2024, nell’accogliere il ricorso e riformare una sentenza del T.A.R. per la Basilicata, ha confermato l’indirizzo interpretativo suggellato a più riprese dalla giurisprudenza nomofilattica dell’Adunanza Plenaria secondo cui la persona fisica priva della qualità di imprenditore o il semplice professionista non possono essere attinti da un’informativa antimafia.
AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO GIUDIZIARIO. PREVENZIONE E BONIFICA DELL’INFILTRAZIONE MAFIOSA NELLE IMPRESE
TUTELA DEI TERZI CREDITORI IN BUONA FEDE NEL CODICE ANTIMAFIA E RIFORMA CARTABIA
RENDICONTAZIONE SOCIETARIA’ DI SOSTENIBILITA’: APPROVATO LO SCHEMA DI DECRECTO LEGISLATIVO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA CSRD

Il 10 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri (nella seduta n. 80) ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. “Corporate Sustainability Reporting Directive” o CSRD) in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità e per l’adeguamento della normativa nazionale.
BANCAROTTA FRAUDOLENTA IMPROPRIA DA OPERAZIONI DOLOSE E INADEMPIMENTO NON SISTEMATICO

La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22978 del 21 marzo 2024 depositata il 6 giugno 2024, ha chiarito che non rileva, per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta impropria da operazioni dolose, la mera circostanza che l’amministratore della società fallita abbia accumulato debiti per scelte errate, dovendo distinguersi l’aggravamento del dissesto conseguente ad operazioni dolose dall’aumento del passivo dovuto a scelte gestionali rivelatesi ex post errate e quindi dovute a comportamenti incolpevoli o anche solo colposi, poiché altrimenti il delitto coinciderebbe con la mera causazione dello stato di insolvenza e sussisterebbe in relazione a tutte le dichiarazioni di fallimento.
CONFISCA PER EQUIVALENTE DEL PROFITTO DEL REATO

La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22935 depositata il 6 giugno 2024, ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se, in caso di pluralità di concorrenti nel reato, la confisca per equivalente del relativo profitto possa essere disposta per l’intero nei confronti di ciascuno di essi, indipendentemente da quanto da ognuno eventualmente percepito, oppure se ciò possa disporsi soltanto quando non sia possibile stabilire con certezza la porzione di profitto incamerata da ognuno; od ancora se, in quest’ultimo caso, la confisca debba comunque essere ripartita tra i concorrenti, in base al grado di responsabilità di ognuno oppure in parti eguali, secondo la disciplina civilistica delle obbligazioni solidali”.