La Prima Sezione della Suprema Corte con l’ordinanza n. 23322 ha accolto il ricorso confermando il proprio orientamento, ossia che, in caso di società cancellata dal Registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento può essere notificato, ai sensi dell’art. 15, comma 3, l. fall., all’indirizzo di posta elettronica certificata della stessa in precedenza comunicato al Registro delle imprese.
WHISTLEBLOWING E TUTELA CAUTELARE A FAVORE DEL LAVORATORE DENUNCIANTE NEL CONTESTO LAVORATIVO
Il Tribunale di Milano con l’ordinanza del 20.08.2023 accogliendo la domanda proposta ha concesso una tutela cautelare ad un whistleblower coinvolto in una serie di procedimenti disciplinari, penalizzazioni e licenziamenti, che hanno creato al denunciante una condizione di dissesto economico e di disagio psico-fisico.
AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA E PARTECIPAZIONE ALLE GARE
La Quinta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 7905 del 22.06.2023, pubblicata il 23.08.2023, nel respingere il ricorso si è espressa sulla tematica inerente l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria e l’eventuale interferenza con il giudizio di affidabilità del concorrente in una gara, giudizio che spetta unicamente alla stazione appaltante.
TUTELA DEI TERZI IN CASO DI CONFISCA DEFINITIVA DEL BENE
La Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 34575 emessa il 18.04.2023 e pubblicata l’08.08.2023, nell’annullare con rinvio l’ordinanza impugnata, è intervenuta in tema di tutela delle ragioni dei terzi in caso di confisca definitiva del bene stabilendo che ai fini del corretto inquadramento della questione giova premettere che il titolo IV del Codice antimafia – all’interno del procedimento volto, a seguito dell’apprensione dei beni in cui si trasfonde la pericolosità sociale del proposto – è specificamente finalizzato all’acquisizione di tali beni, mediante la confisca definitiva “al patrimonio dello Stato liberi da oneri e pesi” (così il testo del primo periodo del comma 1 dell’art. 45 cod. antimafia).
D.M. N. 99/2023: REGOLAMENTO RELATIVO AL FUNZIONAMENTO DELLA BANCA DATI DELLE ASTE GIUDIZIARIE
In data 28.07.2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 175 il decreto del Ministero della Giustizia 11 luglio 2023, n. 99, contenente il «Regolamento relativo al funzionamento della banca dati relativa alle aste giudiziarie, ai sensi dell’articolo 26, comma 6, decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149».
CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO: IL CONTROLLO DELLA DOCUMENTAZIONE PER L’OMOLOGAZIONE DEL PIANO NO GRAVA SUL DEBITORE
La Prima Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22900 depositata il 27.07.2023, ha accolto il ricorso presentato affermando che “il controllo sulla documentazione necessaria per l’omologazione del piano del consumatore compete innanzitutto all’OCC, …
EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI STATALI ED INTERDITTIVA ANTIMAFIA
La Sesta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 7317 del 13.07.2023 depositata il 26.07.2023 nel rigettare l’appello proposto da (…) s.p.a. avverso una sentenza emessa dal T.A.R. per il Piemonte ha statuito il principio secondo cui i contributi (nelle specie, agevolazioni per le piccole e medie imprese) sono erogabili solo se il beneficiario è in regola con la normativa antimafia e gli stessi devono essere revocati nel caso in cui un’interdittiva antimafia venga emessa successivamente all’erogazione del contributo stesso.
CRISI D’IMPRESA: NOVITA’ PER GLI ISTITUTI DEL CCII DOPO L’APPROVAZIONE ALLA CAMERA DEL D.D.L. “RIFORMA FISCALE”
Nella seduta del 12 luglio, con 182 voti favorevoli e 97 contrari, la Camera ha approvato il disegno di legge delega al Governo per la riforma fiscale (il testo A.C. 1038-75-A), approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, contenente le modifiche introdotte in sede referente dalla VI Commissione Finanze, che ne aveva concluso l’esame il 5 luglio 2023.
RESPONSABILITA’ DA REATO NEL SETTORE BANCARIO
Banca d’Italia ha pubblicato in data 13.07.2023 il Quaderno di Ricerca Giuridica n. 97, intitolato “Regole di settore, compliance e responsabilità da reato: l’applicazione del d.lgs. n. 231/2001 alle società bancarie”, …
INTERDITTIVA ANTIMAFIA: LA “DIFESA SOCIALE AVANZATA” AVVERSO I TENTATIVI DI INFILTRAZIONE MAFIOSA
La Terza Sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 7061 del 22 giugno 2023, pubblicata il 19 luglio 2023, ha respinto l’appello proposto avverso la sentenza emessa dal Tribunale Ammnistrativo Regionale per la Calabria – Sezione distaccata di Reggio Calabria e ha affermato che, secondo la consolidata interpretazione giurisprudenziale, l’adozione delle misure interdittive, giustificata dall’accertata sussistenza, a carico dell’impresa da esse attinta, di “tentativi di infiltrazione mafiosa” ex art. 91, comma 5, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, costituisce espressione della funzione di “difesa sociale avanzata” che lo strumento in questione è normativamente finalizzato a realizzare.
CRISI DI IMPRESA: CRITERI E METODI PER IL CALCOLO DEL COMPENSO SPETTANTE AL COMMISSARIO GIUDIZIALE IN UNA PROCEDURA DI CONCORDATO PREVENTIVO
Con l’ordinanza n. 19143 la Sezione Prima Civile della Suprema Corte di Cassazione, nel rigettare il ricorso e confermare la decisione resa dal giudice del merito, si è pronunciata in tema di criteri e metodi per il calcolo del compenso spettante al Commissario giudiziale in una procedura di concordato preventivo ritenendo corretta la soluzione adottata dal Tribunale di Crotone di liquidare il compenso del Commissario giudiziale in base all’attivo inventariato, …
AUTONOMIA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO DI PREVENZIONE (INTERDITTIVA ANTIMAFIA) RISPETTO A QUELLO PENALE DI REPRESSIONE DEI REATI
Il caso esaminato dal Consiglio di Stato riguarda il ricorso in appello proposto da (…) in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società (…) avverso una sentenza emessa dal TAR Emilia-Romagna, sede di Bologna, che ha respinto i ricorsi per l’annullamento di interdittive antimafia emesse nei loro confronti dal Prefetto di Rimini.Il caso esaminato dal Consiglio di Stato riguarda il ricorso in appello proposto da (…) in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società (…) avverso una sentenza emessa dal TAR Emilia-Romagna, sede di Bologna, che ha respinto i ricorsi per l’annullamento di interdittive antimafia emesse nei loro confronti dal Prefetto di Rimini.Il caso esaminato dal Consiglio di Stato riguarda il ricorso in appello proposto da (…) in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società (…) avverso una sentenza emessa dal TAR Emilia-Romagna, sede di Bologna, che ha respinto i ricorsi per l’annullamento di interdittive antimafia emesse nei loro confronti dal Prefetto di Rimini.
LA CONFISCA DI PREVENZIONE APPOSTA AL FABBRICATO COSTRUITO CON PROVENTI ILLECITI SU ESTENDE AL FONDO DI PROVENIENZA LECITA
A cura di Rossella Ceccarini CORTE DI CASSAZIONE, Sezione I Penale, sentenza n. 30520 del 15.03.2023 depositata il 13.07.2023 La Terza Sezione della Corte di Cassazione con la sentenza n. 30520 del 2023 si è espressa riaffermando la “legittimità della
PRESENTATA LA PROPOSTA DI LEGGE PER LIMITARE LA RESPONSABILITA’ DEL COLLEGIO SINDACALE (MODIFICHE ALL’ART. 2407 C.C.)
Presentata in Parlamento una proposta di legge, su iniziativa della deputata Schifone, per limitare la responsabilità dei componenti dei collegi sindacali delle società. Con il comunicato stampa del 6 luglio 2023, il CNDCEC esprime grande soddisfazione per la presentazione di una proposta di legge che punta a ridefinire i profili di responsabilità civile degli organi di controllo. La proposta di revisionare la responsabilità civile degli organi di controllo delle società di capitali e di introdurre una sua migliore delimitazione è una richiesta avanzata da tempo dal Consiglio nazionale dei commercialisti che auspica che “la proposta di legge possa avere un iter parlamentare rapido per giungere il prima possibile alla definitiva approvazione”.
INFORMAZIONE INTERDITTIVA ANTIMAFIA E TENTATIVO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 6553 pubblicata il 5 luglio 2023, ha ricordato che affinché possa legittimamente emettersi un provvedimento interdittivo è sufficiente il “tentativo di infiltrazione” avente lo scopo di condizionare le scelte dell’impresa, anche se tale scopo non si è in concreto realizzato. Da tale premessa consegue che, per individuare una siffatta ipotesi di “pericolo”, è sufficiente che gli elementi raccolti, una volta esaminati in modo non atomistico ma unitario “offrano una trama di elementi ‘eloquenti’ tali da indurre, nella loro connessione sinergica, a prospettare una prognosi di rischio di condizionamento mafioso ‘più probabile che non’”.
COMMETTE IL REATO DI RICICLAGGIO CHI ACCETTA IL TRANSITO TRAMITE BONIFICO SUL PROPRIO CONTRO DEL DENARO PROVENIENTE DA FRODE INFORMATIVA PERPETRATA DA TERZI
La Sezione Seconda della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 29346 depositata il 06.07.2023 nel rigettare i ricorsi ha affermato che integra il delitto di riciclaggio la condotta di chi, senza aver concorso nel delitto presupposto, metta a disposizione il proprio conto corrente per ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro, da altri precedentemente ricavato quale profitto conseguito del reato di frode informatica, consentendone il trasferimento tramite bonifici bancari.