INTERDITTIVA ANTIMAFIA: IRRILEVANZA DELLA MANCANZA DI CONDANNE PENALI A CARICO DEL DESTINATARIO

INTERDITTIVA ANTIMAFIA: IRRILEVANZA DELLA MANCANZA DI CONDANNE PENALI A CARICO DEL DESTINATARIO

La Terza Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 3265 depositata il 10 aprile 2024, nel respingere l’appello, ha ribadito, richiamando la granitica giurisprudenza della medesima Sezione, che, quando dietro la singola realtà d’impresa vi è un nucleo familiare particolarmente compatto e coeso, è statisticamente più facile che coloro i quali sono apparentemente al di fuori delle singole realtà aziendali possano curarne (o continuare a curarne) la gestione o, comunque, interferire in quest’ultima facendo leva sui più stretti congiunti.

SEQUESTRO PREVENTIVO EX ART. 53 D.LGS. N, 231/2001 E PERICULUM IN MORA

SEQUESTRO PREVENTIVO EX ART. 53 D.LGS. N, 231/2001 E PERICULUM IN MORA

La Sezione Quinta della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 14047 deposita il 5 aprile 2024, accogliendo il ricorso con rinvio, ha stabilito che, anche con riferimento alla disciplina sulla responsabilità degli enti, il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni per le quali i beni suscettibili di apprensione potrebbero, nelle more del giudizio, essere modificati, dispersi, deteriorati, utilizzati o alienati, tenendo conto della tipologia dei beni presenti nel patrimonio del destinatario della confisca, senza che, tuttavia, le esigenze cautelari possano essere desunte esclusivamente dall’incapienza del patrimonio rispetto al presumibile ammontare della confisca.

ANAC: RELAZIONE DEL II SEMESTRE 2023 SULL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA COLLABORATIVA DELL’UFFICIO VIGILANZA COLLABORATIVA, VIGILANZE SPECIALI E CENTRALI DI COMMITTENZA

ANAC: RELAZIONE DEL II SEMESTRE 2023 SULL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA COLLABORATIVA DELL’UFFICIO VIGILANZA COLLABORATIVA, VIGILANZE SPECIALI E CENTRALI DI COMMITTENZA

Il 26 marzo 2024 è stata approvata dal Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione la relazione del II semestre 2023 sull’attività di vigilanza collaborativa dell’Ufficio Vigilanza collaborativa, vigilanze speciali e centrali di committenza relativa alla seconda metà dell’anno 2023.

BANCAROTTA FRAUDOLENTA: AI FINI DELLA QUALIFICA DI AMMINISTRATORE DI FATTO VALGONO GLI “INDICATORI DI CAPACITA’ GESTIONALE”

BANCAROTTA FRAUDOLENTA: AI FINI DELLA QUALIFICA DI AMMINISTRATORE DI FATTO VALGONO GLI “INDICATORI DI CAPACITA’ GESTIONALE”

La Quinta Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 12715 del 7 dicembre 2023 depositata il 27 marzo 2024, ha stabilito che in tema di bancarotta fraudolenta, ai fini dell’attribuzione della qualifica di amministratore di fatto, può essere valorizzato l’esercizio, in modo continuativo e significativo, e non meramente episodico od occasionale, di tutti i poteri tipici inerenti alla qualifica o alla funzione o anche soltanto di alcuni di essi, secondo una valutazione degli “indicatori di capacità gestionale” dei quali spetta al giudice di merito valutare la pregnanza in concreto.

CONFISCA: LA NOZIONE DI “IMPRESA MAFIOSA” DEVE DERIVARE DA UN ASSERVIMENTO AI FINI DELLA CONSORTERIA NON ESSENDO SUFFICIENTE L’INVESTIMENTO DI RISORSE ILLECITE

CONFISCA: LA NOZIONE DI “IMPRESA MAFIOSA” DEVE DERIVARE DA UN ASSERVIMENTO AI FINI DELLA CONSORTERIA NON ESSENDO SUFFICIENTE L’INVESTIMENTO DI RISORSE ILLECITE

La Prima Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 13094 del 10 novembre 2023 depositata il 29 marzo 2024, ha ribadito che, ai fini dell’applicazione dell’art. 416-bis, comma 7, c.p. in relazione al capitale sociale ed al patrimonio dell’impresa …

D.LGS. N. 231/2001: NUOVI REATI PRESUPPOSTO IN MATERIA DI ACCISE

D.LGS. N. 231/2001: NUOVI REATI PRESUPPOSTO IN MATERIA DI ACCISE

Durante la riunione del 26 marzo 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo che attua la riforma fiscale prevista dalla legge delega del 9 agosto 2023, n. 111 (Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 75). Detta normativa introduce un’importante revisione della disciplina doganale e del sistema sanzionatorio riguardante le imposte indirette. Infatti, è stato proposto un ampliamento della lista dei cc.dd. “reati presupposto” contenuti nel d.lgs. n. 231/2001, con l’introduzione degli illeciti in materia di accise, previsti dal T.U. n. 504/1995 (TUA).

ESCLUSO DALLA STAZIONE APPALTANTE L’OPERATORE INAFFIDABILE PER GRAVI ILLECITI PROFESSIONALI

ESCLUSO DALLA STAZIONE APPALTANTE L’OPERATORE INAFFIDABILE PER GRAVI ILLECITI PROFESSIONALI

La Sezione Prima del T.A.R. per la Sardegna, con la sentenza n. 204 depositata l’11 marzo 2024, ha stabilito che, in ordine agli eventi potenzialmente oggetto di iscrizione, l’Autorità è chiamata unicamente a valutare la conferenza della notizia rispetto alle finalità di tenuta del Casellario informatico, nonché l’utilità della stessa quale indice rivelatore di inaffidabilità dell’operatore economico attinto dall’annotazione, giammai potendo sostituirsi alle stazioni appaltanti nella valutazione circa la portata escludente, in concreto, dell’evento iscritto.

LE SEZIONI UNITE SI PRONUNCIANO IN MERITO ALLA CANCELLAZIONE DELLE IPOTECHE DEL GIUDICE DELEGATO EX ART. 108 LEGGE FALLIMENTARE

LE SEZIONI UNITE SI PRONUNCIANO IN MERITO ALLA CANCELLAZIONE DELLE IPOTECHE DEL GIUDICE DELEGATO EX ART. 108 LEGGE FALLIMENTARE

Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione con la sentenza n. 7337 del 12 dicembre 2023, depositata in data 19 marzo 2024, si sono pronunciate in tema di esercizio del potere purgativo del giudice delegato ex art. 108 l. fall., affermando il seguente principio: “Nel sistema della legge fallimentare l’art. 108, secondo comma, prevede il potere purgativo del giudice delegato in stretta ed esclusiva consonanza con l’espletamento della liquidazione concorsuale dell’attivo disciplinata nella Sezione II del Capo VI secondo le alternative indicate nell’art. 107, perché in essa il curatore esercita la funzione di legge secondo il parametro di legalità dettato nell’interesse esclusivo del ceto creditorio mediante gli appositi procedimenti destinati al fine; mentre è da escludere che la norma possa essere applicata – e il potere purgativo esercitato dal giudice delegato – nei diversi casi in cui il curatore agisca nell’ambito dell’art. 72, ultimo comma, legge fall. quale semplice sostituto del fallito, nell’adempimento di obblighi contrattuali da questo assunti con un preliminare di vendita”.

COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI: LEGGITTIMITA’ DEL PROVVEDIMENTO DI PROROGA DELLE MISURE PROTETTIVE

COMPOSIZIONE NEGOZIATA DELLA CRISI: LEGGITTIMITA’ DEL PROVVEDIMENTO DI PROROGA DELLE MISURE PROTETTIVE

Il Tribunale di Piacenza si è pronunciato su un reclamo proposto avverso la proroga ex art. 19, comma 5, CCII delle misure protettive, già confermate in precedenza con ordinanza ex art. 4 CCII, per mancata acquisizione del parere dell’esperto e ha specificato la valutazione di merito che va operata per la concessione o meno di detta proroga.

DANNO AMBIENTALE E BONIFICHE: IL CONSIGLIO DI STATO SI ESPRIME SUGLI OBBLIGHI GRAVANTI SUL PROPRIETARIO DI UN’AREA INQUINATA

DANNO AMBIENTALE E BONIFICHE: IL CONSIGLIO DI STATO SI ESPRIME SUGLI OBBLIGHI GRAVANTI SUL PROPRIETARIO DI UN’AREA INQUINATA

La Quarta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 1110 depositata il 02.02.2024 ha stabilito che, alla stregua del principio “chi inquina paga”, l’Amministrazione non può imporre al proprietario di un’area inquinata, che non sia anche l’autore dell’inquinamento, l’obbligo di porre in essere le misure di messa in sicurezza di emergenza e bonifica, di cui all’art. 240, comma 1, lett. m) e p), d.lgs. n. 152/2006, in quanto gli effetti a carico del proprietario incolpevole restano limitati a quanto espressamente previsto dall’art. 253 d.lgs. n. 152/2006, in tema di oneri reali e privilegio speciale immobiliare.

INFORMATIVA ANTIMAFIA E TERMINE PER PROVVEDERE SULLE ISTANZE DI AGGIORNAMENTO

INFORMATIVA ANTIMAFIA E TERMINE PER PROVVEDERE SULLE ISTANZE DI AGGIORNAMENTO

Con la sentenza n. 2260 depositata l’8 marzo 2024, la Sezione Terza del Consiglio di Stato, in tema di aggiornamento dell’informativa antimafia, ha stabilito che deve escludersi che, nell’attuale sistema normativo, l’obbligo di concludere i procedimenti amministrativi positivizzato dall’art. 2, comma 1, l. n. 241/1990 («[o]ve il procedimento consegua obbligatoriamente ad un’istanza, ovvero debba essere iniziato d’ufficio, le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di concluderlo mediante l’adozione di un provvedimento espresso), fondamentale in un sistema amministrativo moderno retto dai criteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza, oltre che ispirato al rispetto dei principi di collaborazione e buona fede reciproca tra amministrazione e cittadini, possa ritenersi sganciato dall’altrettanto fondamentale predeterminazione in via legale o regolamentare del relativo termine finale, come reso palese, del resto, dal tenore dell’art. 2, comma 2, della medesima legge, in forza del quale, «[n]ei casi in cui disposizioni di legge ovvero i provvedimenti di cui ai commi 3, 4 e 5 non prevedono un termine diverso, i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici nazionali devono concludersi entro il termine di trenta giorni».

ANTIRICICLAGGIO E TITOLARE EFFETTIVO: LA GUIDA FATF-GAFI

ANTIRICICLAGGIO E TITOLARE EFFETTIVO: LA GUIDA FATF-GAFI

A seguito delle revisioni del febbraio 2023 della Raccomandazione 25 del GAFI sulla proprietà effettiva e la trasparenza degli accordi giuridici, il GAFI ha aggiornato le sue linee guida basate sul rischio per questa Raccomandazione. La Guida integra le linee guida esistenti sulla Raccomandazione 24 sulle persone giuridiche e mira ad aiutare le parti interessate dei settori pubblico e privato ad attuare i nuovi requisiti in modo più efficace.

PER IL TRIBUNALE DI PERUGIA L’ISTITUTO DELLA MESSA ALLA PROVA E’ APPLICABILE ANCHE ALLE PERSONE GIURIDICHE

PER IL TRIBUNALE DI PERUGIA L’ISTITUTO DELLA MESSA ALLA PROVA E’ APPLICABILE ANCHE ALLE PERSONE GIURIDICHE

Il Tribunale di Perugia, con l’ordinanza emessa il 7 febbraio 2024, ha ritenuto ammissibile la messa alla prova per l’ente collettivo rimettendo in discussione l’applicabilità dell’istituto agli enti incolpati ai sensi del d.lgs. n. 231/2001 dopo la pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 14840 del 2023.