MISURE DI PREVENZIONE E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA AZIENDE SEQUESTRATE E CONFISCATE

MISURE DI PREVENZIONE E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA AZIENDE SEQUESTRATE E CONFISCATE

L’analisi degli adeguati assetti organizzativi nell’ambito delle procedure del Codice antimafia è diventato un obbligo / dovere ineludibile per l’amministratore giudiziario in applicazione delle modifiche del Codice civile introdotte dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, che si innesta nella più generale analisi della continuità aziendale nel caso di misure applicate ad interi compendi aziendali e/o a partecipazioni societarie.

GLI OBBLIGHI E LE OPPORTUNITA’ DEL NUOVO CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA PER L’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO

GLI OBBLIGHI E LE OPPORTUNITA’ DEL NUOVO CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA E DELL’INSOLVENZA PER L’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO

Con la definitiva entrata in vigore del d.lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, ed i conseguenti obblighi di adeguati assetti organizzativi, destinati (anche) a rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario che rendono probabile la crisi o l’insolvenza, ci si interroga se tale normativa sia applicabile anche all’attività gestoria posta in essere dall’amministratore giudiziario, nominato ai sensi degli artt. 35 e ss. d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, nell’ambito dei sequestri di prevenzione di interi compendi aziendali o di quote totalitarie di società di capitali.

CORRUZIONE, PUBBLICATA LA CLASSIFICA DI TRASPARENCY: L’ITALIA MIGLIORA ANCORA – AL 41° POSTO SU 180 PAESI

CORRUZIONE, PUBBLICATA LA CLASSIFICA DI TRASPARENCY: L’ITALIA MIGLIORA ANCORA – AL 41° POSTO SU 180 PAESI

AGI – Transparency International ha presentato il 31.01.2023 l’edizione 2022 dell’Indice di Percezione della Corruzione (CPI). Il CPI 2022 colloca l’Italia al 41esimo posto, con un punteggio di 56. L’Indice di Percezione della Corruzione, elaborato annualmente da Transparency International, classifica i Paesi in base al livello di corruzione percepita nel settore pubblico, attraverso l’impiego di 13 strumenti di analisi e di sondaggi rivolti ad esperti provenienti dal mondo del business.

I CHIARIMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA (PRESENTATI DURANTE TELEFISCO 2023) SU REATI TRIBUTARI, DISCIPLINA 231/2001 E RICICLAGGIO

I CHIARIMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA (PRESENTATI DURANTE TELEFISCO 2023) SU REATI TRIBUTARI, DISCIPLINA 231/2001 E RICICLAGGIO

La Guardia di Finanza durante Telefisco 2023 ha fornito una serie di chiarimenti in merito alle verifiche di adeguatezza e idoneità del modello organizzativo adottato dalla società dove gli indici più rilevanti approfonditi in sede di tale controllo sono la mappatura delle aree aziendali esposte al rischio-reato, la regolamentazione della formazione del personale, l’attuazione delle decisioni dei vertici aziendali …

RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE: L’IMPRENDITORE E’ TENUTO A RICHIEDERE L’ISCRIZIONE ALLA WHITE LIST

RISCHIO INFILTRAZIONI MAFIOSE: L’IMPRENDITORE E’ TENUTO A RICHIEDERE L’ISCRIZIONE ALLA WHITE LIST

L’ANAC attraverso un Comunicato del 17.01.2023 del Presidente Giuseppe Busia ha chiarito che, se il bando di gara prevede affidamenti di attività anche solo parzialmente riconducibili a quelle a rischio infiltrazioni mafiose, l’operatore economico è tenuto a richiedere l’iscrizione alle white list della Prefettura, mentre la stazione appaltante è obbligata ad accertare che l’impresa che partecipa alla gara risulti iscritta alla lista.

LA CONFISCA PER EQUIVALENTE NON E’ RETROATTIVA NEI REATI TRIBUTARI

LA CONFISCA PER EQUIVALENTE NON E’ RETROATTIVA NEI REATI TRIBUTARI

La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 3238 del 04.10.2022 depositata il 25.01.2023 ha sancito il principio per cui non può essere confiscato per equivalente il profitto del reato tributario commesso prima del 31 gennaio 2019, se il delitto si è prescritto, a nulla rilevando una precedente condanna non definitiva.

Il caso sottoposto al vaglio della Corte riguardava due imputati per reati tributari assolti in appello per intervenuta prescrizione con conferma della confisca per equivalente del profitto del reato e delle pene accessorie.

LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE: IL BILANCIAMENTO NECESSARIO TRA LE ESIGENZE DI EFFICIENZA DELL’AZIONE DI CONTRASTO E LA TUTELA DEL MERCATO E DEI TERZI

LA POLITICA CRIMINALE E L’ECONOMIA LEGALE: IL BILANCIAMENTO NECESSARIO TRA LE ESIGENZE DI EFFICIENZA DELL’AZIONE DI CONTRASTO E LA TUTELA DEL MERCATO E DEI TERZI

L’evento organizzato congiuntamente da Advisora, dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano, dall’Università degli Studi di Milano e Centro di Ricerca Coordinata sulle misure di prevenzione UniMi e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano, si svolgerà presso l’Università Statale, edificio Ca’ Granda  – Aula Magna in via Festa del Perdono, n. 7 a Milano.

IL DINIEGO DI ISCRIZIONE ALLA WHITE LIST DEVE ESSERE INTERPRETATO COME INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER LA CONCESSIONE DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO

IL DINIEGO DI ISCRIZIONE ALLA WHITE LIST DEVE ESSERE INTERPRETATO COME INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER LA CONCESSIONE DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO

La Suprema Corte con la sentenza n. 2156 depositata il 19.01.2023, nell’accogliere il ricorso proposto da una società attiva nel settore dello smaltimento dei rifiuti, afferma l’equivalenza dei presupposti legittimanti il diniego della iscrizione nella white list con quelli dell’interdittiva antimafia, avendo i due istituti la stessa ratio e finalità di tutela dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della pubblica amministrazione.

FIRMATO IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA BANCA ETICA E ADVISORA

PROTOCOLLO D'INTESA TRA BANCA ETICA E ADVISORA

Un protocollo d’intesa per il contrasto alla criminalità organizzata, la promozione e la divulgazione della cultura della legalità e la realizzazione di percorsi per migliorare la gestione dei beni confiscati alle mafie. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa che Banca Etica e Advisora hanno firmato al complesso di Monte Sant’Angelo dell’Università Federico II di Napoli​ sabato scorso​.

INDAGINE ANAC SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ALL’INTERNO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

INDAGINE ANAC SULLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ALL’INTERNO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Una indagine effettuata da ANAC tra i Responsabili della Prevenzione della Corruzione (RPCT) ha evidenziato le criticità nell’attuare le misure di trasparenza e anticorruzione all’interno della Pubblica Amministrazione italiana sia con riferimento alle grandi e medie amministrazioni che alle piccole.

INFORMATIVA INTERDITTIVA ANTIMAFIA: I REATI AMBIENTALI QUALI REATI SPIA DEL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA NELL’IMPRESA

INFORMATIVA INTERDITTIVA ANTIMAFIA: I REATI AMBIENTALI QUALI REATI SPIA DEL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA NELL’IMPRESA

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 491 del 16.01.2023, ha accolto il ricorso proposto dal Ministero dell’Interno e ha affermato “che il delitto di cui all’art. 452-quaterdecies c.p. rientra tra i reati elencati dall’art. 51, comma 3 bis, c.p.p. – disposizione questa espressamente richiamata all’art. 84, comma 4, lett. a), D.L.vo 6 settembre 2011, n. 159, nell’ambito della tipizzazione delle ipotesi di c.d. delitti-spia – dei quali l’Autorità prefettizia è tenuta ad emettere la cautela antimafia, pur in assenza di un accertamento definitivo in sede penale e, quindi, anche ad uno stadio assolutamente preliminare quale quello delle indagini preliminari, coerentemente con la finalità marcatamente preventiva dell’istituto”.

COME DIPANARE LA MATASSA DELLA GIUSTIZIA

COME DIPANARE LA MATASSA DELLA GIUSTIZIA

Raffaello Magi, ora consigliere presso la corte di Cassazione, è stato estensore – nel 2005 – della sentenza di primo grado del noto e fondamentale maxiprocesso cd. Spartacus, avente ad oggetto l’attività criminosa del clan dei casalesi negli anni 1988/1996. Ha scritto molto sulla giustizia e sui problemi ad essa connessi, e siccome gode di una ottima visione di insieme, abbiamo fatto due chiacchiere sul rapporto Giustizia e innovazione.