Le ecomafie stanno sempre più mutando, lo si percepisce scorrendo i numeri, le storie e i contributi dell’ultimo “Rapporto Ecomafia”. Nel 1994, quando Legambiente battezzò con quel neologismo, entrato nel vocabolario della lingua italiana, il coacervo d’interessi in cui si intrecciano criminalità ambientale, criminalità economica e criminalità organizzata, a farla da protagonisti erano i traffici Nord-Sud, le cave abusive e i terreni dove venivano “tombati” i rifiuti.
RICICLAGGIO E VIDEOGIOCHI: LEGGITTIMO IL SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA EX ART. 648-BIS C.P. DELLE SOMME UTILIZZATE PER LE GIOCATE NEGLI APPARECCHI VLT
CORTE DI CASSAZIONE, Sezione II Penale, Sentenza n. 48553 del 21.10.2022 depositata il 21.12.2022
La Sezione II della Suprema Corte, con la sentenza n. 48553/2022, depositata il 21 dicembre 2022, nel rigettare il ricorso ha ritenuto giustificato il sospetto della provenienza illecita di importi utilizzati negli apparecchi di gioco VLT. Per la Corte, infatti, integra il reato di riciclaggio ex art. 648-bis c.p. l’introduzione di denaro di provenienza criminosa negli apparecchi di gioco VLT per poi rinunciare alla relativa giocata in modo da ottenere il rilascio di un ticket da portare all’incasso, del valore pari o poco inferiore alla somma effettivamente inserita nella macchinetta.
ILLECITI D.LGS. N. 231/01 LA CANCELLAZIONE DAL REGISTRO DELLE IMPRESE NON E’ OSTATIVA ALLA PRONUNCIA PREGIUSIZIEVOLE PER L’ENTE
Tribunale di Milano – Ufficio del Giudice per le indagini preliminari – sentenza n. 2993/2022 del 15 novembre 2022
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, con la sentenza n. 2993 del 15 novembre 2022, ha stabilito che l’estinzione di una società successiva all’addebito definitivamente elevato in conformità al d.lgs. n. 231/2001 non impedisce la condanna dell’ente per un illecito ex d.lgs. n. 231/2001 se Pubblico Ministero e difesa avevano già raggiunto un accordo sull’applicazione della pena.
IL PROTOCOLLO “PILOTA” ORGANIZZATIVO E DI COORDINAMENTO IN TEMA DI INDAGINI 231/01 DELLA PROCURA DI POTENZA
Il 6 ottobre 2022 la Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza d’intesa con le Procure della Repubblica presso i Tribunali del Distretto di Potenza ed i Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Potenza e Matera ha adottato un Protocollo organizzativo e di coordinamento in tema di indagini ex d.lgs. n. 231/2001.
LA GESTIONE DELLE IMPRESE IN SEQUESTRO
L’Amministratore Giudiziario, che riveste la qualifica di pubblico ufficiale, ha per legge il compito di provvedere con diligenza e sotto la direzione del Giudice Delegato alla gestione, alla custodia, alla salvaguardia ed alla conservazione dei beni sequestrati al fine di incrementarne, se possibile, la relativa redditività: tale compito prosegue anche nel corso degli eventuali giudizi di impugnazione.
SOMME SEQUESTRATE E POSSIBILE TRASFERIMENTO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE SE PROVATE L’AMMONTARE DEL DOVUTO
La Sezione III Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 49236 del 22.11.2022 depositata il 27.12.2022 afferma che non sussistono in termini astratti preclusioni alla volontà espressa da un soggetto indagato per reati tributari di voler sanare l’inadempimento relativo al debito d’imposta devolvendo direttamente all’Agenzia delle Entrate la somma allo stesso sequestrata (in custodia presso il FUG) ma incombe sul medesimo non solo l’onere di dimostrare la sussistenza dei presupposti concreti per l’accoglibilità della richiesta ma anche l’onere di specifica allegazione in ordine all’entità del debito tributario in contestazione, all’importo concreto sequestrato, ai debiti tributari oggetto del piano di rateizzazione, alla durata e alle modalità di pagamento, all’entità delle sanzioni e degli interessi applicabili e alla fattibilità in concreto dell’operazione cui si assume preordinato il richiesto dissequestro.
L’INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER LA SOCIETA’ DEL GRUPPO NON BLOCCA I RISTORI COVID
Con sentenza n. 49124 del 02 novembre 2022, depositata il 23 dicembre 2023, la sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio l’ordinanza di sequestro dei conti correnti di una società che aveva ottenuto accesso ai finanziamenti garantiti dallo Stato per le Pmi durante l’emergenza Covid senza dichiarare che società del gruppo erano state raggiunte da informazioni interdittive antimafia ai sensi dell’art. 91 d.lgs. n. 159/2011.
RIFORMA DEL CODICE DEGLI APPALTI: OPERATIVA DAL 1° APRILE 2023 – LE PRINCIPALI NOVITA’ APPROVATE DAL GOVERNO
In data 16 dicembre 2022 il Governo ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo di riforma del Codice dei contratti pubblici, in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78. Lo schema di riforma del Codice dei contratti pubblici presenta numerose novità e rappresenta un passaggio fondamentale per l’attuazione del PNRR. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, difatti, prevede espressamente l’intervento sul d.lgs. n. 50/2016 nell’ottica di semplificazione e velocizzazione del processo di spesa delle ingenti risorse destinate al nostro Paese.
I PRESUPPOSTI DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA
Nel rigettare l’appello proposto, la terza sezione del Consiglio di Stato richiama i principi dalla stessa già elaborati in materia di interdittive antimafia considerando tali misure volte, in chiave preventiva, a neutralizzare i fattori distorsivi che nell’economia nazionale, in genere, e nei rapporti con la Pubblica amministrazione, in particolare, possono generare la presenza e l’azione di soggetti in rapporto di collegamento qualificato con il crimine organizzato.
CONFISCA DI PREVENZIONE NELLE IMPRESE A PARTECIPAZIONE MAFIOSA
La Sezione V della Suprema Corte con la sentenza n. 47388, nel disporre l’annullamento con rinvio del decreto della Corte di Appello di Torino (limitatamente alla misura ablativa), ha evidenziato la rilevanza di una necessaria verifica dei beni acquisiti e ricadenti nell’arco temporale della pericolosità del soggetto e del momento iniziale del rapporto con il sodalizio mafioso.
IL GOVERNO APPROVA IL DECRETO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA WHISTLEBLOWING – DIRETTIVA UE1937/2019
Il 9 dicembre 2022 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo per il recepimento della Direttiva UE 1937/2019 in materia di whistleblowing il cui fine è quello di disciplinare la protezione dei whistleblowers all’interno dell’Unione Europea, tramite norme minime di tutela, indirizzate ad uniformare le normative nazionali.
L’SCRIZIONE ALLA “WHITE LIST” COME REQUISITO DI PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA DI GARA A PENA DI ESCLUSIONE
Il caso sottoposto alla attenzione del Consiglio di Stato riguardava la richiesta, da parte di ANAC, di riforma della sentenza emessa dal TAR per il Friuli Venezia Giulia che aveva accolto un ricorso avente ad oggetto l’esclusione di una società da una gara indetta dal Comune di Gorizia per l’affidamento in gestione di una casa di riposo per anziani in quanto detta società sarebbe risultata priva al momento della presentazione della domanda di partecipazione del requisito, previsto ex lege, dell’iscrizione alla white list prefettizia per l’attività di ristorazione.
WEBINAR O.K. OPEN KNOWLEDGE – MATERIALI CENTRO STUDIO TAGLIACARNE
Il documento contiene le Slides ed il Video presentato durante il WEBINAR
VIDEO PRIMO CICLO DI “I TALKS II” DI ADVISORA! – FABIO PANTALEO
L’intervento dell’of Counsel di Advisora Fabio Pantaleo in tema di ‘Il nuovo art. 104 bis disp. att. c.p.p. e le ricadute sui sequestri penali dal 15 luglio 2022
VIDEO PRIMO CICLO DI “I TALKS II” DI ADVISORA! – ALESSIA PAFUMI
La Socia Alessia Pafumi parlerà dell’Attestazione del programma per le imprese sequestrate.
VIDEO PRIMO CICLO DI “I TALKS II” DI ADVISORA! – RICCARDO BONIVENTO
Il Socio Riccardo Bonivento parla di ‘L’amministrazione giudiziaria ex art. 34 del codice antimafia: case history’.