La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5447 depositata il 18 giugno 2024, è intervenuta sulla questione: “se in materia di impugnazione di interdittive antimafia vada, o meno, riconosciuta, in capo ad ex amministratori e soci della società attinta, autonoma legittimazione a ricorrere, avuto riguardo alla situazione giuridica dedotta in giudizio, e se gli stessi vadano ritenuti soggetti che patiscano ‘effetti diretti’ dall’adozione di provvedimenti di siffatta natura”.
D.I.A.: PUBBLICATA LA RELAZIONE AL PARLAMENTO RELATIVA AL PRIMO SEMESTRE 2023
Il 18 giugno 2024 è stata resa pubblica la Relazione della Direzione investigativa antimafia (D.I.A.) sull’attività svolta ed i risultati conseguiti nel primo semestre 2023, nella quale sono descritti nel dettaglio i nuovi business e le modalità di sviluppo della criminalità organizzata.
COMPENSI DEI COADIUTORI E DEI COLLABORATORI DELL’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO
La Seconda Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24556 del 21 maggio 2024 depositata il 20 giugno 2024, ha differenziato la debenza dei compensi dei coadiutori o dei collaboratori dell’amministratore giudiziario da parte dello Stato o della società.
NEWS LEGALCOMMUNITY WEEK
Il 13 giugno, nell’ambito della 8th EDITION Legalcommunity Week la ADVISORA Associazione ha partecipato alla ROUNTABLE: “G FOR GOVERNANCE. RULES OF GOOD PRACTICE FOR THE DUE DILIGENCE ON CONTRACTORS AND PREVENTION FROM ILLEGAL RECRUITMENT” organizzata da Simbari Avvocati Penalisti Avvocati e Legalcommunity Week che si è svolta a Milano presso l’Albergo Principe di Savoia.
INFORMATIVA ANTIMAFIA NEI CONFRONTI DI PERSONA FISICA PRIVA DELLA QUALITA’ DI IMPRENDITORE O DI SEMPLICE PROFESSIONISTA
La Terza Sezione in sede giurisdizionale del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 5350 depositata il 14 giugno 2024, nell’accogliere il ricorso e riformare una sentenza del T.A.R. per la Basilicata, ha confermato l’indirizzo interpretativo suggellato a più riprese dalla giurisprudenza nomofilattica dell’Adunanza Plenaria secondo cui la persona fisica priva della qualità di imprenditore o il semplice professionista non possono essere attinti da un’informativa antimafia.
AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO GIUDIZIARIO. PREVENZIONE E BONIFICA DELL’INFILTRAZIONE MAFIOSA NELLE IMPRESE
Presentazione della seconda edizione del volume “Amministrazione e controllo giudiziario. Prevenzione e bonifica dell’infiltrazione mafiosa nelle imprese” di Gennaro Brescia, Sandro Cavaliere e Giovanni Mottura
TUTELA DEI TERZI CREDITORI IN BUONA FEDE NEL CODICE ANTIMAFIA E RIFORMA CARTABIA
La Sezione Prima della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23565 depositata il 12 giugno 2024, ha ricordato che anche sulla confisca di beni alla criminalità organizzata va applicata l’estensione prevista dalla riforma Cartabia per la tutela dei terzi creditori in buona fede.
RENDICONTAZIONE SOCIETARIA’ DI SOSTENIBILITA’: APPROVATO LO SCHEMA DI DECRECTO LEGISLATIVO PER IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA EUROPEA CSRD
Il 10 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri (nella seduta n. 80) ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo relativo al recepimento della Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. “Corporate Sustainability Reporting Directive” o CSRD) in materia di rendicontazione societaria di sostenibilità e per l’adeguamento della normativa nazionale.
BANCAROTTA FRAUDOLENTA IMPROPRIA DA OPERAZIONI DOLOSE E INADEMPIMENTO NON SISTEMATICO
La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22978 del 21 marzo 2024 depositata il 6 giugno 2024, ha chiarito che non rileva, per la sussistenza del delitto di bancarotta fraudolenta impropria da operazioni dolose, la mera circostanza che l’amministratore della società fallita abbia accumulato debiti per scelte errate, dovendo distinguersi l’aggravamento del dissesto conseguente ad operazioni dolose dall’aumento del passivo dovuto a scelte gestionali rivelatesi ex post errate e quindi dovute a comportamenti incolpevoli o anche solo colposi, poiché altrimenti il delitto coinciderebbe con la mera causazione dello stato di insolvenza e sussisterebbe in relazione a tutte le dichiarazioni di fallimento.
CONFISCA PER EQUIVALENTE DEL PROFITTO DEL REATO
La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 22935 depositata il 6 giugno 2024, ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione di diritto: “se, in caso di pluralità di concorrenti nel reato, la confisca per equivalente del relativo profitto possa essere disposta per l’intero nei confronti di ciascuno di essi, indipendentemente da quanto da ognuno eventualmente percepito, oppure se ciò possa disporsi soltanto quando non sia possibile stabilire con certezza la porzione di profitto incamerata da ognuno; od ancora se, in quest’ultimo caso, la confisca debba comunque essere ripartita tra i concorrenti, in base al grado di responsabilità di ognuno oppure in parti eguali, secondo la disciplina civilistica delle obbligazioni solidali”.
AML PACKAGE: LE NUOVE NORME DELL’UNIONE EUROPEA PER FRONTEGGIARE LA CRIMINALITA’ FINANZIARIA
Il 30 maggio 2024 il Consiglio dell’Unione Europea, attraverso un comunicato stampa (https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2024/05/30/anti-money-laundering-council-adopts-package-of-rules/) ha reso nota l’adozione di un pacchetto di nuove norme antiriciclaggio (c.d. AML package) che hanno il compito di proteggere i cittadini dell’UE ed il sistema finanziario dell’UE dal riciclaggio di denaro e dal finanziamento al terrorismo attraverso l’adozione di disposizioni più severe volte a colmare ed armonizzare i vuoti esistenti nel sistema garantendo così che i truffatori, la criminalità organizzata e i terroristi non abbiano più spazio per legittimare i loro proventi attraverso il sistema finanziario.
INTERDITTIVA ANTIMAFIA: RAPPORTO TRA LA SFERA DELL’INDAGINE PENALE E QUELLA DEL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4945 depositata il 3 giugno 2024, ha ribadito quali sono i canoni ermeneutici entro cui si sviluppa correttamente l’esercizio del sindacato di legittimità nella materia disciplinata dal d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159.
APPROVATA ALL’UNANIMITA’ ALLA CAMERA LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA RESPONSABILITA’ DEI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE
In data 29 maggio 2024 la Camera dei Deputati ha approvato la proposta di legge AC 1276 di modifica dell’art. 2407 c.c., che introduce alcuni emendamenti finalizzati a porre un limite alla responsabilità civile dei sindaci che violano i propri doveri. Il testo passa ora al Senato per l’approvazione finale. Tale proposta di legge è stata presentata il 4 luglio 2023 alla Camera con l’obiettivo di modificare l’art. 2407 c.c. allo scopo di ridimensionare e parametrare la responsabilità civile dei componenti del collegio sindacale ed è stata fortemente supportata dai dottori commercialisti, proprio perché mira a introdurre limiti precisi alla responsabilità dei sindaci e alla quantificazione del risarcimento dei danni loro attribuibili.
INFORMATIVA ANTIMAFIA: VALUTAZIONE DISCREZIONALE DEL PERICOLO DI INFILTRAZIONE MAFIOSA
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 4707 depositata il 28 maggio 2024, richiamando un’ormai consolidata giurisprudenza (tra le tante, Cons. Stato, Sez. III, 16 giugno 2023, n. 5964; Cons. Stato, Sez. III, 22 maggio 2023, n. 5024; Cons. Stato, Sez. III, 27 dicembre 2019, n. 8882; Cons. Stato, Sez. III, 5 settembre 2019, n. 6105; Cons. Stato, Sez. III, 20 febbraio 2019, n. 1182), ha affermato che l’informativa antimafia implica una valutazione discrezionale da parte dell’autorità prefettizia in ordine al pericolo di infiltrazione mafiosa, capace di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa.
D.D.L. CYBERSICUREZZA E MODELLO 231: IL TESTO APPROVATO DALLA CAMERA
La Camera dei Deputati, nella seduta del 15 maggio 2024, ha approvato il disegno di legge n. 1143 recante “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e reati informatici”, ora trasmesso al Senato per la sua lettura.
Nel disegno di legge è previsto un aumento generalizzato delle sanzioni pecuniarie amministrative disciplinate dal d.lgs. n. 231/2001 applicabili alle imprese a seguito alla commissione di delitti informatici.
ACCERTAMENTO DEL CREDITO: DIFFERENZA NELLA CONFISCA DI PREVENZIONE E NELLA PROCEDURA DI FALLIMENTO
La Seconda Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 20505 depositata il 23 maggio 2024, ha affermato che il giudizio di verifica dei crediti del proposto non ha le medesime regole e conseguenze sull’accertamento del credito della procedura di fallimento.