La Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15413 depositata il 12.04.2023 ha annullato con rinvio l’ordinanza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli disponendo che le spese riconosciute nell’ambito dell’amministrazione giudiziaria si estendono anche a quelle della revisione legale quale incarico conferito ad un professionista su autorizzazione del giudice delegato.
Controllo giudiziario ex art. 34-bis, comma 6, d.lgs. n. 159/2011 e verifica in concreto dell’influenza del soggetto pericoloso sull’azienda
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15156 depositata il 11.04.2023 ha accolto il ricorso con rinvio stabilendo che, ai fini dell’applicazione del controllo giudiziario volontario, il giudice deve verificare in concreto l’influenza del soggetto pericoloso sull’attività economica occorrendo pertanto l’emersione di dati concretamente rappresentativi dell’esistenza di una simile influenza dal soggetto pericoloso verso l’impresa.
Terzo intestatario formale del bene e richiesta di revoca della confisca formulata in sede esecutiva
La Suprema Corte con la sentenza n. 14815 del 18 gennaio 2023, depositata il 6 aprile 2023, nel dichiarare il ricorso inammissibile si è pronunciata sulla richiesta di revoca della confisca per sproporzione formulata in sede esecutiva dall’intestatario soltanto formale del bene, senza rivendicazione della titolarità effettiva.
Le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione si esprimono sull’applicabilità della messa alla prova alla disciplina della responsabilità di cui al d.lgs. n. 231/2001
Le Sezioni Unite Penali della Suprema Corte, con sentenza n. 14840 del 27 ottobre 2022, depositata il 6 aprile 2023, hanno enunciato il seguente principio di diritto: “l’istituto dell’ammissione alla prova di cui all’art. 168-bis c.p., non trova applicazione con riferimento alla disciplina della responsabilità degli enti di cui al D.L.vo n. 231 del 2001”.
Sequestro preventivo e limiti di pignorabilità delle somme
La Terza Sezione della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 14584 del 2 marzo 2023, depositata il 6 aprile 2023, ha ribadito il principio per cui l’art. 545 c.p.c. costituisce espressione di una regola generale che deve trovare applicazione anche con riferimento all’esecuzione derivante dal sequestro preventivo, in ragione della sua diretta discendenza da principi di ordine costituzionale, più volte correttamente posta in evidenza dalla stessa Corte di Cassazione nonché dalla Corte Costituzionale.
Non è possibile disporre un sequestro allorché la prescrizione del reato sia intervenuta ancor prima dell’esercizio dell’azione penale
Con la sentenza n. 13730 la Seconda Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione accogliendo il ricorso ha annullato con rinvio l’ordinanza impugnata escludendo che sia possibile disporre un sequestro allorché la prescrizione del reato sia intervenuta ancor prima dell’esercizio dell’azione penale.
Whistleblower non tutelato per gli illeciti estranei alla segnalazione
La Suprema Corte di Cassazione, Sezione lavoro, con l’ordinanza n. 9148 pubblicata il 31.03.2023, nel respingere il ricorso ha espresso il seguente principio: “La normativa di tutela del dipendente che segnali illeciti altrui (c.d. whistleblowing) salvaguardia il medesimo dalle sanzioni che potrebbero conseguire a suo carico …
Il terzo titolare di diritti di garanzia rispetto ai beni confiscati
La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 13024 del 24 febbraio 2023, depositata il 28 marzo 2023, ha annullato l’ordinanza impugnata con rinvio per un nuovo esame affermando che il disposto di cui all’art. 52, comma 1, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, in ambito di c.d. confisca di prevenzione
Gli elementi sintomatici dell’infiltrazione mafiosa
La terza Sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 3338 del 31 marzo 2023 si è espressa sugli elementi sintomatici dell’infiltrazione mafiosa. La questione trae origine dall’adozione da parte della Prefettura di una informazione interdittiva adottata nei confronti dell’impresa (…) e del successivo provvedimento di divieto della prosecuzione dell’attività emesso dal dirigente del Comune di (…) – Settore sviluppo economico.
Approvata la riforma del codice dei contratti pubblici: dal 1° aprile 2023 entrerà in vigore il nuovo Codice degli appalti
Il 28 marzo 2023 è stato approvato il Codice degli appalti, rivisto e integrato alla luce delle osservazioni delle Commissioni parlamentari. Le nuove norme saranno in vigore dal 1° aprile 2023, ma acquisteranno efficacia da luglio 2023.
Presentazione della dichiarazione dei redditi in caso di sequestro preventivo delle partecipazioni e del compendio aziendale
Con l’ordinanza n. 8383 pubblicata il 23.03.203 la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, ha enunciato il seguente principio di diritto: “In caso di sequestro preventivo – ai sensi degli artt. 321 cod. proc. pen. e 12-sexies d.l. 8 giugno 1992, n. 306, conv. con modif. dalla legge 7 agosto 1992, n. 356
Informativa antimafia e sussistenza di un quadro indiziario
Il TAR per la Toscana con la sentenza n. 288 pubblicata il 20 marzo 2023 ha stabilito che la gravità del quadro indiziario attestante la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa posto a base dell’informativa antimafia deve essere desunta da un quadro indiziario fattuale composto da elementi che diano conto della permeabilità dell’impresa ad infiltrazioni della criminalità organizzata, secondo il criterio del “più probabile che non”.
Il pagamento del debito tributario esclude il sequestro per sottrazione fraudolenta
La Sezione VI della Corte di Cassazione con la sentenza n. 12084 depositata il 22.03.2023, pronunciandosi nell’ambito di un procedimento penale per il reato di cui all’art. 11 d.lgs. n. 74/2000, ha statuito che il sopravvenuto integrale pagamento del debito tributario osta al mantenimento del sequestro finalizzato alla confisca anche per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Whistleblower: interamente a carico del denunciante la prova delle misure ritorsive
Con la sentenza n. 252/2023 la Corte d’Appello di Milano, nel riformare parzialmente la pronuncia di primo grado, mantiene tuttavia inalterata l’impostazione e afferma che la prova delle misure ritorsive è integralmente a carico del segnalante, non potendosi rinvenire nell’art. 54-bis d.lgs. n. 165/2001 alcuna inversione dell’onere probatorio.
Il decreto PNNR3 e le modifiche al CCII: le modifiche apportate al testo licenziato dal Consiglio dei Ministri
Il d.l. 24 febbraio 2023, n. 13, avente ad oggetto “Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonché per l’attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, pubblicato sulla G.U. del 24 febbraio scorso ed entrato in vigore il giorno successivo, contiene nel Capo VII del Titolo II, dedicato alle “Disposizioni urgenti in materia di giustizia”, l’art. 38 dedicato alla crisi d’impresa.
Whistleblowing e tutela dei dati personali
Il d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 (G.U. del 15 marzo 2023, n. 63) che recepisce la direttiva UE sul Whistleblowing comporta implicazioni sul piano della tutela dei dati personali sia di chi segnala i presunti illeciti, sia delle persone segnalate che di eventuali terzi coinvolti nel processo.