La Quinta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 7905 del 22.06.2023, pubblicata il 23.08.2023, nel respingere il ricorso si è espressa sulla tematica inerente l’ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria e l’eventuale interferenza con il giudizio di affidabilità del concorrente in una gara, giudizio che spetta unicamente alla stazione appaltante.
Tutela dei terzi in caso di confisca definitiva del bene
La Prima Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 34575 emessa il 18.04.2023 e pubblicata l’08.08.2023, nell’annullare con rinvio l’ordinanza impugnata, è intervenuta in tema di tutela delle ragioni dei terzi in caso di confisca definitiva del bene stabilendo che ai fini del corretto inquadramento della questione giova premettere che il titolo IV del Codice antimafia – all’interno del procedimento volto, a seguito dell’apprensione dei beni in cui si trasfonde la pericolosità sociale del proposto – è specificamente finalizzato all’acquisizione di tali beni, mediante la confisca definitiva “al patrimonio dello Stato liberi da oneri e pesi” (così il testo del primo periodo del comma 1 dell’art. 45 cod. antimafia).
D.M. n. 99/2023: Regolamento relativo al funzionamento della banca dati delle aste giudiziarie
In data 28.07.2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 175 il decreto del Ministero della Giustizia 11 luglio 2023, n. 99, contenente il «Regolamento relativo al funzionamento della banca dati relativa alle aste giudiziarie, ai sensi dell’articolo 26, comma 6, decreto legislativo 10 ottobre 2022, n. 149».
Crisi da sovraindebitamento: il controllo della documentazione per l’omologazione del piano non grava sul debitore
La Prima Sezione della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22900 depositata il 27.07.2023, ha accolto il ricorso presentato affermando che “il controllo sulla documentazione necessaria per l’omologazione del piano del consumatore compete innanzitutto all’OCC, …
Erogazione dei contributi statali ed interdittiva antimafia
La Sesta Sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 7317 del 13.07.2023 depositata il 26.07.2023 nel rigettare l’appello proposto da (…) s.p.a. avverso una sentenza emessa dal T.A.R. per il Piemonte ha statuito il principio secondo cui i contributi (nelle specie, agevolazioni per le piccole e medie imprese) sono erogabili solo se il beneficiario è in regola con la normativa antimafia e gli stessi devono essere revocati nel caso in cui un’interdittiva antimafia venga emessa successivamente all’erogazione del contributo stesso.
Crisi d’impresa: novità per gli istituti del CCII dopo l’approvazione alla Camera del d.d.l. “Riforma fiscale”
Nella seduta del 12 luglio, con 182 voti favorevoli e 97 contrari, la Camera ha approvato il disegno di legge delega al Governo per la riforma fiscale (il testo A.C. 1038-75-A), approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo 2023, contenente le modifiche introdotte in sede referente dalla VI Commissione Finanze, che ne aveva concluso l’esame il 5 luglio 2023.
Interdittiva antimafia: la “difesa sociale avanzata” avverso i tentativi di infiltrazione mafiosa
La Terza Sezione del Consiglio di Stato con sentenza n. 7061 del 22 giugno 2023, pubblicata il 19 luglio 2023, ha respinto l’appello proposto avverso la sentenza emessa dal Tribunale Ammnistrativo Regionale per la Calabria – Sezione distaccata di Reggio Calabria e ha affermato che, secondo la consolidata interpretazione giurisprudenziale, l’adozione delle misure interdittive, giustificata dall’accertata sussistenza, a carico dell’impresa da esse attinta, di “tentativi di infiltrazione mafiosa” ex art. 91, comma 5, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, costituisce espressione della funzione di “difesa sociale avanzata” che lo strumento in questione è normativamente finalizzato a realizzare.
Crisi di impresa: criteri e metodi per il calcolo del compenso spettante al Commissario giudiziale in una procedura di concordato preventivo
Con l’ordinanza n. 19143 la Sezione Prima Civile della Suprema Corte di Cassazione, nel rigettare il ricorso e confermare la decisione resa dal giudice del merito, si è pronunciata in tema di criteri e metodi per il calcolo del compenso spettante al Commissario giudiziale in una procedura di concordato preventivo ritenendo corretta la soluzione adottata dal Tribunale di Crotone di liquidare il compenso del Commissario giudiziale in base all’attivo inventariato, …
Autonomia del procedimento amministrativo di prevenzione (interdittiva antimafia) rispetto a quello penale di repressione dei reati
Il caso esaminato dal Consiglio di Stato riguarda il ricorso in appello proposto da (…) in proprio e nella qualità di legale rappresentante della società (…) avverso una sentenza emessa dal TAR Emilia-Romagna, sede di Bologna, che ha respinto i ricorsi per l’annullamento di interdittive antimafia emesse nei loro confronti dal Prefetto di Rimini.
La confisca di prevenzione apposta al fabbricato costruito con proventi illeciti si estende al fondo di provenienza lecita
La Terza Sezione della Corte di Cassazione con la sentenza n. 30520 del 2023 si è espressa riaffermando la “legittimità della confisca di un immobile, realizzato con somme di denaro di illecita provenienza su terreno di provenienza lecita, in quanto i due beni, sul piano economico e funzionale, devono essere valutati unitariamente, non potendo essere suscettibili di un’utilizzazione separata, dovendosi dare maggior rilievo, in ambito penalistico, al maggior valore economico del fabbricato (bene principale) del quale il terreno segue il regime giuridico, quale pertinenza, in conformità agli scopi della prevenzione (Sez. 2, n. 40778/2021)”.
Informazione interdittiva antimafia e tentativo di infiltrazione mafiosa
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con sentenza n. 6553 pubblicata il 5 luglio 2023, ha ricordato che affinché possa legittimamente emettersi un provvedimento interdittivo è sufficiente il “tentativo di infiltrazione” avente lo scopo di condizionare le scelte dell’impresa, anche se tale scopo non si è in concreto realizzato. Da tale premessa consegue che, per individuare una siffatta ipotesi di “pericolo”, è sufficiente che gli elementi raccolti, una volta esaminati in modo non atomistico ma unitario “offrano una trama di elementi ‘eloquenti’ tali da indurre, nella loro connessione sinergica, a prospettare una prognosi di rischio di condizionamento mafioso ‘più probabile che non’”.
Commette il reato di riciclaggio chi accetta il transito tramite bonifico sul proprio conto del denaro proveniente da frode informatica perpetrata da terzi
La Sezione Seconda della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 29346 depositata il 06.07.2023 nel rigettare i ricorsi ha affermato che integra il delitto di riciclaggio la condotta di chi, senza aver concorso nel delitto presupposto, metta a disposizione il proprio conto corrente per ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro, da altri precedentemente ricavato quale profitto conseguito del reato di frode informatica, consentendone il trasferimento tramite bonifici bancari.
Sussiste il reato di false comunicazioni sociali per il debito cancellato in bilancio senza giudicato
La Sezione Seconda Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 27970 depositata in data 27.06.2023 nel rigettare il ricorso ha affermato che commette il reato di false comunicazioni sociali l’amministratore che annulla il debito tributario e rileva contestualmente una sopravvenienza attiva nonostante la vittoria in primo grado del giudizio tributario e lo sgravio da parte dell’Ufficio. Trattandosi, infatti, di una situazione temporanea e non definitiva occorre una valutazione prudenziale e corretta.
Crisi d’impresa: dichiarazione di fallimento e richiesta di definizione agevolata dei carichi affidati all’agente per la riscossione
La Sezione Prima Civile della Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18310 nel rigettare il ricorso ha affermato il seguente principio: «In tema di procedimento prefallimentare, posto che l’ex liquidatore di società cancellata dal registro delle imprese dopo l’entrata in vigore del d.lgs. n. 175/2014 è legittimato, …
Sezioni Unite: l’avvio della procedura fallimentare non preclude il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca
Con informazione provvisoria del 22 giugno 2023, le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione hanno risolto la seguente questione di diritto: “se, in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, …
I legami di parentela o affinità con soggetti controindicati non possono fondare presunzioni di complicità o condizionamento
La Sezione Terza del Consiglio di Stato con la sentenza n. 6118 del 2023, nel respingere l’appello avverso una sentenza emessa dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio concernente lo scioglimento degli organi comunali ex art. 143 d.lgs. n. 267/2000, ha ricordato che i vincoli parentali non hanno di per sé alcuna rilevanza se non vengono dimostrati comportamenti di collusione o di particolare frequentazione tra gli amministratori ed i loro parenti, tali da condizionare l’attività amministrativa.