Advisora Filosofia

Advisora promuove un approccio innovativo alle amministrazioni giudiziarie, un pensiero nuovo, un’esperienza professionale originale ed efficace. Un metodo di lavoro che si basa sull’apporto di esperienze professionali diverse provenienti da contesti territoriali anche profondamente distinti, che si integrano e si fondono soprattutto quando oggetto dell’amministrazione giudiziaria è l’impresa con le sue complessità e problematiche di gestione.

Advisora crede che la risposta più idonea alla complessità della gestione in amministrazione giudiziaria di imprese e beni sottoposti a sequestri penali o a misure di prevenzione non possa essere un approccio autoreferenziale e monotematico, bensì un’idea di amministrazione giudiziaria moderna e flessibile che unisce ed integra soggetti professionali diversi in un mutuo scambio di esperienze, competenze ed opportunità lavorative tale da divenire un nuovo modus operandi, un originale metodo di lavoro e di servizio.

Alla base di questo pensiero risiede l’idea che l’amministrazione giudiziaria non sia un incarico professionale come tutti gli altri bensì un “mestiere” specifico che richiede un’assunzione diretta e consapevole di responsabilità. Un’attività che richiede tempo, dedizione ed organizzazione, da gestire con costante coordinamento e rigore avvalendosi di tutte le competenze necessarie in funzione della tipologia, articolazione e complessità del patrimonio sottoposto a sequestro.

Le crescenti complessità dei sequestri, infatti, impongono la creazione di vere e proprie “organizzazioni mobili” pronte in tempi estremamente rapidi ad intervenire laddove richiesto.

Un approccio multidisciplinare nel quale possano convergere tante capacità tecniche, umane e professionali coordinate e dirette in modo equilibrato dall’amministratore giudiziario, è l’unico vincente in presenza di una normativa, molto articolata e spesso concorrente, di patrimoni sempre più ingenti e di varia natura, di contesti ambientali molto difficili, non collaborativi, se non addirittura ostili, di problematiche tecniche delicate e spesso di frontiera, di complessità gestionali che riflettono le storie stesse delle imprese e dei beni in sequestro, degli importanti risvolti sociali e di sviluppo del territorio di riferimento.

In questa prospettiva prende forma una nuova idea di amministratore giudiziario quale soggetto “facilitatore” nel complesso coacervo delle problematiche sottese alla gestione dei patrimoni sottoposti a sequestri penali e di prevenzione.