La Sezione III Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 49236 del 22.11.2022 depositata il 27.12.2022 afferma che non sussistono in termini astratti preclusioni alla volontà espressa da un soggetto indagato per reati tributari di voler sanare l’inadempimento relativo al debito d’imposta devolvendo direttamente all’Agenzia delle Entrate la somma allo stesso sequestrata (in custodia presso il FUG) ma incombe sul medesimo non solo l’onere di dimostrare la sussistenza dei presupposti concreti per l’accoglibilità della richiesta ma anche l’onere di specifica allegazione in ordine all’entità del debito tributario in contestazione, all’importo concreto sequestrato, ai debiti tributari oggetto del piano di rateizzazione, alla durata e alle modalità di pagamento, all’entità delle sanzioni e degli interessi applicabili e alla fattibilità in concreto dell’operazione cui si assume preordinato il richiesto dissequestro.