SEQUESTRO PREVENTIVO: RISOLUZIONE N. 45 DEL 2 SETTEMBRE 2024 DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SUGLI ADEMPIMENTI FISCALI DELL’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO

SEQUESTRO PREVENTIVO: RISOLUZIONE N. 45 DEL 2 SETTEMBRE 2024 DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE SUGLI ADEMPIMENTI FISCALI DELL’AMMINISTRATORE GIUDIZIARIO

La Risoluzione n. 45 del 2 settembre 2024 dell’Agenzia delle Entrate si concentra sugli obblighi fiscali dell’amministratore giudiziario in caso di sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p. e delle relative disposizioni attuative (artt. 92 e 104) ribadendo e ampliando i chiarimenti già forniti in precedenti documenti di prassi (in particolare con la Risoluzione n. 70/2020 e le Risposte n. 276 e n. 496, pubblicate rispettivamente il 21 aprile e il 21 luglio 2021), gli adempimenti dichiarativi e di versamento a cui è tenuto l’amministratore giudiziario durante la gestione dei beni sequestrati.

L’ACCERTAMENTO DEL MAGGIOR REDDITO DEL SOCIO OCCULTO

L’ACCERTAMENTO DEL MAGGIOR REDDITO DEL SOCIO OCCULTO

La Suprema Corte, Sezione V, con l’ordinanza n. 3584/2023 del 06.02.2023 ha accolto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate avverso una sentenza emessa dalla Commissione Tributaria della Regione Veneto che aveva accolto l’appello proposto dal contribuente nei confronti di una sentenza di rigetto relativamente ad un avviso di accertamento di un maggior reddito nella qualità di socio occulto. Ad avviso della Corte l’ipotesi di una ristretta base societaria consente l’emissione dell’avviso di accertamento nei confronti dei contribuenti persone fisiche sul presupposto della distribuzione degli utili extracontabili.