La Sezione Terza Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 26499 ha affermato che in una confisca è irrilevante ai fini della restituzione del bene al terzo interessato la delibera societaria che ha previsto la distribuzione di dividendi.
SEQUESTRO FINALIZZATO ALLA CONFISCA DEL DENARO COME PROFITTO O PREZZO DEL REATO
La Seconda Sezione della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 25275 del 23 febbraio 2023, depositata il 12 giugno 2023, ha ribadito il principio recentemente espresso dalle Sezioni Unite ossia che la confisca del denaro costituente profitto o prezzo del reato, comunque rinvenuto nel patrimonio dell’autore della condotta, e che rappresenti l’effettivo accrescimento patrimoniale monetario conseguito, va sempre qualificata come diretta, e non per equivalente, in considerazione della natura fungibile del bene, con la conseguenza che non è ostativa alla sua adozione l’allegazione o la prova dell’origine lecita della specifica somma di denaro oggetto di apprensione (Cass. pen., Sez. Un., 27 maggio 2021, n. 42415).
RIMESSA ALLE SEZIONI UNITE LA SEQUENTE QUESTIONE RELATIVA ALLA CONFISCA ALLARGATA
Rimessa alle Sezioni Unite la seguente questione relativa alla confisca allargata: se il divieto di giustificare la legittima provenienza dei beni valga anche per i cespiti acquisiti prima dell’entrata in vigore della norma del 2017
SEQUESTRO FINALIZZATO ALLA CONFISCA DELLE SOMME DELLA SOCIETA’ SE L’INDAGATO, DOPO LE DIMISSIONI DA AMMINISTRATORE, CONTINUA AD ESSERE UN SOCIO DI RIFERIMENTO ATTRAVERSO QUOTE POSSEDUTE IN VIA DIRETTA O INDIRETTA
La Seconda Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 23590 depositata il 30.05.2023 ha affermato che è consentito il sequestro finalizzato alla confisca delle somme della società se l’indagato, dopo le dimissioni da amministratore, continua a essere un socio di riferimento attraverso quote possedute in via diretta o indiretta.
CONFISCA DI PREVENZIONE – IN CASO DI BENE INDIVISIBILI IL COMPROPRIETARIO PUO’ CHIEDERNE L’ASSEGNAZIONE ANCHE SE NON E’ TITOLARE DI QUOTA MAGGIORITARIA
La Sezione Sesta Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21126 del 30.03.2023 depositata in data 17.05.2023, ha annullato con rinvio la sentenza impugnata affermando il seguente principio di diritto: “in tema di misure di confisca di prevenzione di quote di beni indivisibili, ai fini dell’accoglimento dell’istanza di assegnazione formulata dal terzo comproprietario in buona fede, non è necessario che questo sia titolare di una quota maggioritaria del bene né tantomeno l’accordo con l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati”.
MISURE CAUTELARI – ESPRESSA MOTIVAZIONE SUL PERICULUM IN MORA NEL SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA ANCHE OBBLIGATORIA
La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19325 del 17.01.2023 depositata l’08.05.2023 ha annullato l’ordinanza impugnata con rinvio stabilendo che il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca obbligatoria ex art. 12-bis d.lgs. n. 74/2000 deve contenere la concisa motivazione anche del “periculum in mora”, da rapportare alle ragioni che rendono necessaria l’anticipazione dell’effetto ablativo rispetto alla definizione del giudizio, dovendosi escludere ogni automatismo decisorio che colleghi la pericolosità alla mera natura obbligatoria della confisca, in assenza di previsioni in senso contrario.
POSSIBILE ESEGUIRE LA CONFISCA DISPOSTA DAL GIUDICE UE APPLICANDO IL D.LGS. N. 137/2015 SUL RECIPROCO RICONOSCIMENTO DELLA CONFISCA
La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 19459 depositata il 09.05.2023 ha dichiarato inammissibile il ricorso avverso la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli disponendo che, in attesa delle norme di attuazione del Regolamento UE del 2020 sul riconoscimento reciproco dei provvedimenti di congelamento e confisca previste dalla legge delega n. 127/2022, è possibile eseguire la confisca disposta dal giudice UE applicando il d.lgs. n. 137/2015 sul reciproco riconoscimento della confisca.
NEI REATI TRIBUTARI LA CONFISCA DEL DENARO RINVENUTO SUL CONTO CORRENTE E’ DA RITENERSI “DIRETTA” ANCHE QUANDO SIA POSSIBILE DIMOSTRARE LA PROVENIENZA LECITA DI QUANTO OGGETTO DI ABLAZIONE
La Terza Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 16576 del 01 marzo 2023 depositata il 19 aprile 2023 ha annullato senza rinvio la sentenza impugnata dal titolare di una ditta individuale, imputato per frode fiscale, nei confronti del quale era stata disposta la confisca diretta della somma di denaro rinvenuta sul suo conto corrente stabilendo che nei reati tributari la confisca è diretta e non per equivalente anche se l’ablazione del denaro presente sul conto corrente della società si riferisce a poste attive versate dopo la commissione del reato da parte del suo rappresentante legale.
SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA LEGGITTIMATO SOLO DALLA SUSSISTENZA DI UN PERICULUM IN MORA
La Terza Sezione della Suprema Corte con la sentenza n. 15457 del 17 gennaio 2023, depositata il 13 aprile 2023, nell’annullare l’ordinanza impugnata con rinvio ha affermato che la misura del sequestro preventivo finalizzato alla confisca è legittimata solo dalla sussistenza di un periculum in mora e non dalla mera confiscabilità del bene.
TERZO INTESTATARIO FORMALE DEL BENE E RICHIESTA DI REVOCA DELLA CONFISCA FORMULATA IN SEDE ESECUTIVA
La Suprema Corte con la sentenza n. 14815 del 18 gennaio 2023, depositata il 6 aprile 2023, nel dichiarare il ricorso inammissibile si è pronunciata sulla richiesta di revoca della confisca per sproporzione formulata in sede esecutiva dall’intestatario soltanto formale del bene, senza rivendicazione della titolarità effettiva.
IL TERZO TITOLARE DI DIRITTI DI GARANZIA RISPETTO AI BENI CONFISCATI
La Quinta Sezione Penle della Suprema Corte di Cassazione con sentenza n. 13024 del 24 febbraio 2023, depositata il 28 marzo 2023, ha annullato l’ordinanza impugnata con rinvio per un nuovo esame affermando che il disposto di cui all’art. 52, comma 1, d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, in ambito di c.d. confisca di prevenzione …
MISURE DI PREVENZIONE E STRUMENTI PER LA GESTIONE DELLA AZIENDE SEQUESTRATE E CONFISCATE
L’analisi degli adeguati assetti organizzativi nell’ambito delle procedure del Codice antimafia è diventato un obbligo / dovere ineludibile per l’amministratore giudiziario in applicazione delle modifiche del Codice civile introdotte dal Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, che si innesta nella più generale analisi della continuità aziendale nel caso di misure applicate ad interi compendi aziendali e/o a partecipazioni societarie.
LA CONFISCA PER EQUIVALENTE NON E’ RETROATTIVA NEI REATI TRIBUTARI
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 3238 del 04.10.2022 depositata il 25.01.2023 ha sancito il principio per cui non può essere confiscato per equivalente il profitto del reato tributario commesso prima del 31 gennaio 2019, se il delitto si è prescritto, a nulla rilevando una precedente condanna non definitiva.
Il caso sottoposto al vaglio della Corte riguardava due imputati per reati tributari assolti in appello per intervenuta prescrizione con conferma della confisca per equivalente del profitto del reato e delle pene accessorie.
TRAFFICO DI DROGA: AMMESSA LA CONFISCA DI BENI ACQUISTATI PRIMA DEI FATTI
La sezione V della Suprema Corte con la sentenza n. 513 nel rigettare il ricorso ha stabilito che il giudice può disporre la confisca anche con riferimento a beni acquistati antecedentemente alla data dei fatti contestati purché dia atto degli indici fattuali che dimostrano l’uso di profitti derivanti dall’attività illecita.
CONFISCA DI PREVENZIONE NELLE IMPRESE A PARTECIPAZIONE MAFIOSA
La Sezione V della Suprema Corte con la sentenza n. 47388, nel disporre l’annullamento con rinvio del decreto della Corte di Appello di Torino (limitatamente alla misura ablativa), ha evidenziato la rilevanza di una necessaria verifica dei beni acquisiti e ricadenti nell’arco temporale della pericolosità del soggetto e del momento iniziale del rapporto con il sodalizio mafioso.
CONFISCA DI PREVENZIONE: LE SEZIONI UNITE CHIARISCONO IL CONCETTO DI “PROVA NUOVA” RILEVANTE AI FINI DELLA REVOCAZIONE DELLA MISURA
CORTE DI CASSAZIONE, Sezioni Unite Penali, Sentenza n. 43668 depositata il 17 novembre 2022 – Presidente Cassano, Relatore De Amicis
Le Sezioni Unite Penali della Corte di Cassazione con la pronuncia n. 43668 del 26 maggio 2022 (depositata il 17 novembre 2022), hanno risolto la seguente questione di diritto: “se, ai fini della revocazione della confisca ai sensi dell’art. 28 del D.L.vo n. 159 del 2011, nella nozione di ‘prove nuove decisive, sopravvenute alla conclusione del procedimento’ debbano includersi, o meno, …