La Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 40181 del 17 settembre 2024 depositata il 31 ottobre 2024, si è espressa sul rapporto tra interdittiva antimafia del prefetto e misura di prevenzione del controllo giudiziario ricordando come la questione sia stata già affrontata in modo costante nella giurisprudenza di legittimità nel senso di escludere ogni automatismo, ma di ritenere che il tribunale della prevenzione possa accogliere l’istanza del titolare dell’impresa solo se reputi sussistenti i presupposti previsti per l’applicazione della misura del controllo giudiziario, ovvero l’occasionalità dell’agevolazione mafiosa.
AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO GIUDIZIARIO. PREVENZIONE E BONIFICA DELL’INFILTRAZIONE MAFIOSA NELLE IMPRESE
Presentazione della seconda edizione del volume “Amministrazione e controllo giudiziario. Prevenzione e bonifica dell’infiltrazione mafiosa nelle imprese” di Gennaro Brescia, Sandro Cavaliere e Giovanni Mottura
CONTROLLO GIUDIZIARIO EX ART. 34-BIS, COMMA 6, D.LGS. N, 159/2011 E VERIFICA IN CONCRETO DELL’INFLUENZA DEL SOGGETTO PERICOLOSO SULL’AZIENDA
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 15156 depositata il 11.04.2023 ha accolto il ricorso con rinvio stabilendo che, ai fini dell’applicazione del controllo giudiziario volontario, il giudice deve verificare in concreto l’influenza del soggetto pericoloso sull’attività economica occorrendo pertanto l’emersione di dati concretamente rappresentativi dell’esistenza di una simile influenza dal soggetto pericoloso verso l’impresa.
IL RAPPORTO TRA GIUDIZIO DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA E GLI ISTITUTI DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO E DEL COMMISSARIAMENTO DELL’IMPRESA APPALTATRICE
Il Consiglio di Stato ha chiarito che la pendenza del controllo giudiziario ex art. 34-bis, comma 6, d.lgs. n. 159/2011 non può considerarsi causa di sospensione né del giudizio di impugnazione contro l’informazione antimafia interdittiva, né delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio di imprese previste dall’art. 32, comma 10, d.l. n. 89/2014.
INTERDITTIVA ANTIMAFIA E ACCESSO ALLA MISURA PREVENTIVA DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO
La Terza Sezione del Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1275 pubblicata il 07 febbraio 2023, pronunciandosi in tema di misura preventiva del controllo giudiziario, ha respinto il ricorso proposto dalla Prefettura di Salerno, dal Ministero dell’Interno avverso una sentenza emessa dal Tar per la Campania – Sezione distaccata di Salerno – di accoglimento della domanda di annullamento proposta dalla società (…) ricorrente destinataria di un provvedimento interdittivo della Prefettura di Salerno incentrato sul pericolo di condizionamento della società da parte della criminalità organizzata.
IL DINIEGO DI ISCRIZIONE ALLA WHITE LIST DEVE ESSERE INTERPRETATO COME INTERDITTIVA ANTIMAFIA PER LA CONCESSIONE DEL CONTROLLO GIUDIZIARIO
La Suprema Corte con la sentenza n. 2156 depositata il 19.01.2023, nell’accogliere il ricorso proposto da una società attiva nel settore dello smaltimento dei rifiuti, afferma l’equivalenza dei presupposti legittimanti il diniego della iscrizione nella white list con quelli dell’interdittiva antimafia, avendo i due istituti la stessa ratio e finalità di tutela dell’ordine pubblico economico, della libera concorrenza tra le imprese e del buon andamento della pubblica amministrazione.
PRINCIPIO DI CONTINUITA’ NEL POSSESSO DEI REQUISITI DI PARTECIPAZIONE ALLA LUCE DEL CODICE ANTIMAFIA: EFFETTI DELL’INTERDITTIVA ANTIMAFIA E CONTROLLO GIUDIZIARIO
CONSIGLIO DI STATO, Sezione V, Sentenza n. 8558 del 06.10.2022
Il Consiglio di Stato con la sentenza n. 8558 del 06.10.2022 è chiamato a decidere sulla questione se l’ammissione al controllo giudiziario ex art. 34-bis, comma 7, del Codice antimafia, intervenuta nel corso della procedura di gara dell’appalto, vada intesa esclusivamente come rimedio volto a consentire all’impresa che ne beneficia di partecipare alle procedure d’appalto successivamente indette, oppure se la stessa consenta all’operatore economico di ripristinare la regolarità della propria partecipazione alla gara …
ATTRIBUZIONE CREDITI FORMATIVI ISCRITTI TAVOLA ROTONDA – IL CONTROLLO GIUDIZIARIO DELLE AZIENDE TRA TEORIA E PRASSI
ATTRIBUZIONE CREDITI FORMATIVI ISCRITTI TAVOLA ROTONDA – IL CONTROLLO GIUDIZIARIO DELLE AZIENDE TRA TEORIA E PRASSI
Tavola Rotonda – Il controllo giudiziario delle aziende tra teoria e prassi
Tra le novità più significative della l. 161/2017 di riforma del codice antimafia rientra senz’altro l’art. 34 bis d.lgs. 159/2011 che ha del tutto rinnovato l’istituto del controllo giudiziario delle aziende.
Evento gratuito
Iscrizioni al sito www.advisora.it dal 25 gennaio 2021 al 10 febbraio 2021
L’incontro di studi si svolgerà in modalità on line su piattaforma Zoom, il 12 febbraio dalle 15.00 alle 18.00
Azienda in “odore di mafia”, il Tribunale applica il controllo giudiziario ex art.34-bis d.lgs. 159/2011
Tra le misure introdotte dal legislatore allo scopo di contenere l’inquinamento mafioso delle attività economiche, si colloca anche il controllo giudiziario delle imprese, un istituto che la legge 17 ottobre 2017, n. 161, ha inserito nel Codice antimafia, attraverso l’art. 34-bis.