La Sezione Prima della Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 30725 depositata il 06.11.2023 che rinvia, peraltro, al Tribunale di Milano per un nuovo esame della fattispecie, ha stabilito che al credito derivante dal recesso del socio non si applica la disciplina sulla postergazione di cui all’art. 2467 c.c., neanche nel caso in cui la società sia sottoposta a procedura concorsuale e la richiesta di liquidazione della quota derivante dal recesso sia stata avanzata in sede di insinuazione al passivo.
FALLIMENTO: RIMESSE BANCARIE ED ESCUSSIONE DI PEGNI
La Prima Sezione Civile della Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 29998 depositata il 30 ottobre 2023 ha confermato la statuizione della Corte d’Appello di Venezia che aveva giudicato inefficace la garanzia ai sensi dell’art. 67, comma 1, n. 3 l. fall. e ha enunciato il seguente
VALIDA LA NOTIFICA DELL’ISTANZA DI FALLIMENTO EFFETTUATA ALL’INDIRIZZO PEC DELLA SOCIETA’ CANCELLATA DA REGISTRO DELLE IMPRESE
La Prima Sezione della Suprema Corte con l’ordinanza n. 23322 ha accolto il ricorso confermando il proprio orientamento, ossia che, in caso di società cancellata dal Registro delle imprese, il ricorso per la dichiarazione di fallimento può essere notificato, ai sensi dell’art. 15, comma 3, l. fall., all’indirizzo di posta elettronica certificata della stessa in precedenza comunicato al Registro delle imprese.
CRISI D’IMPRESA: DICHIARAZIONE DI FALLIMENTO E RICHIESTA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI CARICHI AFFIDATI ALL’AGENTE PER LA RISCOSSIONE
La Sezione Prima Civile della Suprema Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 18310 nel rigettare il ricorso ha affermato il seguente principio: «In tema di procedimento prefallimentare, posto che l’ex liquidatore di società cancellata dal registro delle imprese dopo l’entrata in vigore del d.lgs. n. 175/2014 è legittimato, …
RIMESSA ALLE SEZIONI UNITE LA QUESTIONE DEL SEQUESTRO PREVENTIVO IN MATERIA DI REATI TRIBUTARI E FALLIMENTO
La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione ha rimesso alle Sezioni Unite la seguente questione: “se, in caso di fallimento dichiarato anteriormente alla adozione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo, emesso nel corso di un procedimento penale relativo alla commissione di reati tributari, avente ad oggetto beni attratti alla massa fallimentare, …
FALLIMENTO E SEQUESTRO PREVENTIVO: I BENI RICOMPRESI NELL’ATTIVO FALLIMENTARE POSSONO ESSERE OGGETTO DI SEQUESTRO PREVENTIVO
Con la sentenza n. 5255, depositata il 07.02.2023, la Sezione III della Suprema Corte ha ritenuto non fondato il ricorso proposto avverso una ordinanza di rigetto emessa dal Tribunale di Trani di una richiesta di riesame proposta da un curatore fallimentare avverso il decreto di sequestro preventivo con cui era stata applicata, a carico di due società, la predetta misura cautelare, finalizzata alla confisca diretta, per l’importo corrispondente al profitto del reato di omesso versamento di ritenute (art. 10 d.lgs. n. 74/2000).
Apertura della liquidazione del patrimonio di start up innovativa: inapplicabile la legge fallimentare
Nelle s.r.l. non è disciplinato il voto della quota di s.r.l. pignorata qualora non sia ancora stato nominato il custode. L’art. 2352 c.c., in tema di s.p.a., richiamato dall’art. 2471-bis c.c., …