Legambiente ha presentato l’11 luglio 2024 il nuovo Rapporto “Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”, giunto alla sua trentesima edizione e che dal 1994 accende un faro su un fenomeno troppo spesso sottovalutato. Il contesto italiano relativo ai reati ambientali è in sostanziale peggioramento rispetto all’analisi fatta dall’Associazione ambientalista lo scorso anno.
ECOMAFIA 2022: LE NUOVE FRONTIERE DELLA CRIMINALITA’ AMBIENTALE
Le ecomafie stanno sempre più mutando, lo si percepisce scorrendo i numeri, le storie e i contributi dell’ultimo “Rapporto Ecomafia”. Nel 1994, quando Legambiente battezzò con quel neologismo, entrato nel vocabolario della lingua italiana, il coacervo d’interessi in cui si intrecciano criminalità ambientale, criminalità economica e criminalità organizzata, a farla da protagonisti erano i traffici Nord-Sud, le cave abusive e i terreni dove venivano “tombati” i rifiuti.