CONFISCA DI PREVENZIONE E PRESUNZIONE DI ILLECEITA’ DEI BENI

CONFISCA DI PREVENZIONE E PRESUNZIONE DI ILLECEITA’ DEI BENI

La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 44022 del 12.10.2023 pubblicata il 02.11.2023, nel respingere i ricorsi, ha stabilito che, in tema di confisca di prevenzione, la presunzione di illecita provenienza dei beni ha natura di presunzione relativa e per l’assolvimento dell’onere probatorio posto a carico del soggetto inciso è sufficiente la mera allegazione di fatti, situazioni o eventi che, ove riscontrabili, siano idonei, “ragionevolmente e plausibilmente”, ad indicare la lecita provenienza dei beni.

CONFISCA DI PREVENZIONE – IN CASO DI BENE INDIVISIBILI IL COMPROPRIETARIO PUO’ CHIEDERNE L’ASSEGNAZIONE ANCHE SE NON E’ TITOLARE DI QUOTA MAGGIORITARIA

CONFISCA DI PREVENZIONE – IN CASO DI BENE INDIVISIBILI IL COMPROPRIETARIO PUO’ CHIEDERNE L’ASSEGNAZIONE ANCHE SE NON E’ TITOLARE DI QUOTA MAGGIORITARIA

La Sezione Sesta Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21126 del 30.03.2023 depositata in data 17.05.2023, ha annullato con rinvio la sentenza impugnata affermando il seguente principio di diritto: “in tema di misure di confisca di prevenzione di quote di beni indivisibili, ai fini dell’accoglimento dell’istanza di assegnazione formulata dal terzo comproprietario in buona fede, non è necessario che questo sia titolare di una quota maggioritaria del bene né tantomeno l’accordo con l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati”.

CONFISCA DI PREVENZIONE NELLE IMPRESE A PARTECIPAZIONE MAFIOSA

CONFISCA DI PREVENZIONE NELLE IMPRESE A PARTECIPAZIONE MAFIOSA

La Sezione V della Suprema Corte con la sentenza n. 47388, nel disporre l’annullamento con rinvio del decreto della Corte di Appello di Torino (limitatamente alla misura ablativa), ha evidenziato la rilevanza di una necessaria verifica dei beni acquisiti e ricadenti nell’arco temporale della pericolosità del soggetto e del momento iniziale del rapporto con il sodalizio mafioso.

SEMINARIO III – PRESIDI ANTIRICICLAGGIO PER LA PREVENZIONE DA INFILTRAZIONI CRIMINALI NEL MERCATO. LE OPERAZIONI SOSPETTE ED IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI.

SEMINARIO III – PRESIDI ANTIRICICLAGGIO PER LA PREVENZIONE DA INFILTRAZIONI CRIMINALI NEL MERCATO. LE OPERAZIONI SOSPETTE ED IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI.

L’incontro di studi si propone di tratteggiare le caratteristiche dell’agire della criminalità organizzata ed economica nel mercato e delle tecniche di infiltrazione negli affari e nei patrimoni imprenditoriali, che si paventano assai sensibili nel momento di emergenza economica determinata dalla pandemia.

Il ruolo delle interdittive antimafia e delle misure ex art. 32 d.l. 90/2014 nel sistema di prevenzione dell’infiltrazione criminale nell’economia legale

Il ruolo delle interdittive antimafia e delle misure ex art. 32 d.l. 90/2014 nel sistema di prevenzione dell’infiltrazione criminale nell’economia legale

L’inchiesta pubblicata l’8 luglio 2019 da La Stampa “Le mafie diversificano al Nord. Scoperte 2243 imprese colluse” di Matteo Indice e Giuseppe Salvaggiulo, rende bene l’idea, cifre alla mano, dell’evoluzione del fenomeno mafioso, della sua espansione territoriale in zone cosiddette “non tradizionali”, dell’infiltrazione della criminalità nell’economia legale e nel tessuto imprenditoriale del Paese.