È stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 153 del 2 luglio 2024 la l. 28 giugno 2024, n. 90, recante “Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici”, che introduce un ventaglio di temi legati al mondo della cybersecurity: dalla governance agli obblighi di notifica degli incidenti, dai requisiti di cybersicurezza nei contratti pubblici alle preclusioni per l’assunzione di alcune tipologie di professionalità provenienti dal mondo della cybersecurity pubblica e della sicurezza nazionale, dalla normativa 231 fino all’ampia novella sui reati informatici.
IN CASO DI PRESCRIZIONE DEL REATO PRESUPPOSTO, IL GIUDICE DEVE PROCEDERE ALL’ACCERTAMENTO AUTONOMO DELLA RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLA PERSONA GIURIDICA
La Quinta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21640 del 2 marzo 2023, depositata il 19 maggio 2023, ha annullato senza rinvio la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Genova chiarendo che “in tema di responsabilità degli enti in presenza di una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. b) D.L.vo n. 231 del 2001, deve procedere all’accertamento autonomo della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l’illecito fu commesso che, però, non può prescindere da una verifica, quantomeno incidentale, della sussistenza del fatto di reato (Cass. pen., sez. VI, 25 gennaio 2013, n. 21192; Cass. pen., sez. IV, 18 aprile 2018, n. 22468; vedi anche Cass. pen., sez. IV, 23 maggio 2018, n. 38363)”.
Società unipersonali e 231: un dibattito ancora aperto?
L’assoggettabilità o meno delle società unipersonali alle disposizioni del D.Lgs. 231/2001 – recante norme in materia di responsabilità amministrativa degli enti collettivi per i reati commessi dai loro organi e dai loro dipendenti – è da sempre al centro di un vivace dibattito.