La Sezione Quinta della Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n. 47900 depositata il 30.11.2023, ha annullato senza rinvio la sentenza della Corte d’Appello di Milano assolvendo il revisore contabile dal reato di concorso nel delitto di bancarotta impropria da reato societario enunciando il seguente principio di diritto: «La fattispecie del falso nelle relazioni dei revisori non ha attinenza né con l’art. 2621 c.c. né con l’art. 223 comma secondo, n. 1, L.F. e, per tale ragione, non può ex se rappresentare una modalità di concorso nei ridetti reati propri, pena la torsione dei principi di legalità e di tipicità».