Il Parlamento europeo ha adottato il 24 aprile 2024 in via definitiva un pacchetto di leggi che rafforza gli strumenti dell’UE per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Il pacchetto approvato prevede “Misure legislative Antiriciclaggio e di Contrasto al finanziamento del terrorismo” (AML/CFT) ed è composto dalla Sesta Direttiva antiriciclaggio (AML), dal Regolamento “Single Rulebook” dell’UE e dall’Autorità antiriciclaggio (AMLA). La Sesta Direttiva antiriciclaggio (AML), in particolare, introduce misure stringenti per le istituzioni finanziarie e altre entità.
RICICLAGGIO: IL REATO SI PERFEZIONA QUANDO IL SOGGETTO OSTACOLA L’IDENTIFICAZIONE DELLA PROVENIENZA DEL BENE
La Sezione Prima della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 43503 dell’01.12.2022 depositata in data 26.10.2023 ha ribadito che “il reato di riciclaggio si consuma nel porre in essere operazioni in modo da ostacolare l’identificazione della provenienza del bene, attraverso una attività che, con riferimento al caso dei veicoli, impedisce il collegamento degli stessi con il proprietario che ne è stato spogliato, in ciò distinguendosi dal delitto di ricettazione. Per la configurabilità del reato, inoltre, non è necessario che sia efficacemente ‘impedita’ la tracciabilità del percorso del bene provento di reato, ma è sufficiente anche che essa sia solo ‘ostacolata’” (cfr., in precedenza, Sez. 2 del 9 marzo 2015, n. 26208, Rv. 264369).
COMMETTE IL REATO DI RICICLAGGIO CHI ACCETTA IL TRANSITO TRAMITE BONIFICO SUL PROPRIO CONTRO DEL DENARO PROVENIENTE DA FRODE INFORMATIVA PERPETRATA DA TERZI
La Sezione Seconda della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 29346 depositata il 06.07.2023 nel rigettare i ricorsi ha affermato che integra il delitto di riciclaggio la condotta di chi, senza aver concorso nel delitto presupposto, metta a disposizione il proprio conto corrente per ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa del denaro, da altri precedentemente ricavato quale profitto conseguito del reato di frode informatica, consentendone il trasferimento tramite bonifici bancari.
I CHIARIMENTI DELLA GUARDIA DI FINANZA (PRESENTATI DURANTE TELEFISCO 2023) SU REATI TRIBUTARI, DISCIPLINA 231/2001 E RICICLAGGIO
La Guardia di Finanza durante Telefisco 2023 ha fornito una serie di chiarimenti in merito alle verifiche di adeguatezza e idoneità del modello organizzativo adottato dalla società dove gli indici più rilevanti approfonditi in sede di tale controllo sono la mappatura delle aree aziendali esposte al rischio-reato, la regolamentazione della formazione del personale, l’attuazione delle decisioni dei vertici aziendali …
RICICLAGGIO E VIDEOGIOCHI: LEGGITTIMO IL SEQUESTRO PREVENTIVO FINALIZZATO ALLA CONFISCA EX ART. 648-BIS C.P. DELLE SOMME UTILIZZATE PER LE GIOCATE NEGLI APPARECCHI VLT
CORTE DI CASSAZIONE, Sezione II Penale, Sentenza n. 48553 del 21.10.2022 depositata il 21.12.2022
La Sezione II della Suprema Corte, con la sentenza n. 48553/2022, depositata il 21 dicembre 2022, nel rigettare il ricorso ha ritenuto giustificato il sospetto della provenienza illecita di importi utilizzati negli apparecchi di gioco VLT. Per la Corte, infatti, integra il reato di riciclaggio ex art. 648-bis c.p. l’introduzione di denaro di provenienza criminosa negli apparecchi di gioco VLT per poi rinunciare alla relativa giocata in modo da ottenere il rilascio di un ticket da portare all’incasso, del valore pari o poco inferiore alla somma effettivamente inserita nella macchinetta.
I RAPPORTI TRA I REATI TRIBUTARI E LA DISCIPLINA DEL RICICLAGGIO E DELL’AUTORICICLAGGIO
Nel corso del seminario verranno esaminati i contesti economico-criminali che danno luogo ai reati di riciclaggio e autoriciclaggio, approfondendo sia il momento di commissione del reato che quello connesso alle implicazioni conseguenti. L’evoluzione del rischio di natura criminale/economica riveste un duplice ruolo, sia quello della pena per il reato presupposto, che il rischio di non poter utilizzare fattivamente le somme che ne costituiscono il profitto. Daremo spazio sia all’approfondimento normativo che all’analisi di case study per comprenderne meglio causa ed effetti.
È al via il ciclo di seminari sui reati tributari in collaborazione con l’Odcec di Reggio Emilia
l D.lgs. 74/2000 ha introdotto nell’ordinamento penale italiano il catalogo delle fattispecie di reato che fondano la propria ratio su illeciti di natura fiscale. Questi ultimi, collegati a determinate soglie di punibilità, riguardano dichiarazione fraudolenta, dichiarazione infedele e omessa dichiarazione, in uno con altre tipologie accessorie di delitti.